Mary Blindflowers©
L’autunno, credit Mary Blindflowers©
È un autunno filato,
che ti scruta dentro,
una stagione complessa di doglie
morte
di cose torte
e pedine rivolte
alla scacchiera bianca
di un foglio nuvole vetrose
impastato alle lingue
spumose del vento.
Una stagione indecisa
che sento dentro le ossa,
un brivido che spossa.
Non sederti prego,
quella sedia ospita
il mio alter ego,
è sempre in viaggio
mentre io sto ferma
e scrivo.
È così che vivo
nuove esperienze
a bilocazione fiduciaria,
nello spazio infinito
delle mie plurime assenze
ingiustificate.
L’autunno avanza
putrefacendo d’aromi scorti
in sogno questo buco di stanza.
Non c’è nessun bisogno
senz’arte,
nessun dolore
senza parte sana.
Una foglia mi chiama.
Rispondo che il mondo
è in fondo ben piccola cosa
rispetto alla vorace poesia e
alla grevità della prosa
che tange
la sintesi del globale
in ogni mio più piccolo
segno animale.
