Di Mary Blindflowers© Il vagito che rugge distrugge il vecchio trombone ormai morto che sugge melassa giocando a scopone con superfetazione d’aborto, contriperbole geniale allo storto. Le molle di trite poltrone raggianti pubblicano coi grandi editori, normale cose finte su antichi abusati motori. Creatività, è ora davvero che muori in parti solitari, l’editor vuole […]View post →
Di Mary Blindflowers© Come velluto stantio sulla testa gravescente d’ombre, come un dio implacato e un abbaglio graffiaviscere taglio di porte aperte solo disegnate, passa, sintetico dolore di alterate correnti, a sua volta alternato, gira la porta dentro armadi chiusi senza lucchetto mai affondati sotto il tappeto delle vibrazioni sensoriali, e si muove, la cosa-dio, […]View post →
Di Franco Piri Focardi© Droni di passaggio. statici occhi incolore. Una selva di nervi si oppone al bilancio di aghi. Ad ogni ora ogni tempo permane con l’insolito andare. la rima del mare. lo guarda traverso con l’animo perso. si uccide nel cuore. ha svuotato la borsa, le chiavi, un guanto spaiato, la patente […]View post →
Mary Blindflowers© Destrutturalismo. Le poesie? Fatele a pezzi . Fate a pezzi le poesie! Uccidete metaforicamente i poeti. L’inutilità dei sacrari stinti e accumulati dentro quintali di polvere, pesa sul valore aggiunto della poesia che è solamente quello di resistere a se stessa, alle sue stesse insulse apologie, ad uno sguardo allo specchio logoro […]View post →
Di Mary Blindflowers© Restiamo suono da eseguire, musica abortita e spartita da morire nelle trame di un tempo trascinato dalle ere, carichiamo sfere pelle d’influenza come orologi rotti, sporchi trattati di ludica indecenza, scacchi, motti, mosse, pedoni, alfieri e re, ma se se ci fosse altro, un ansito sottile, un fiato soprannaturale, un fluido […]View post →
Di Feffo Porru© L’emofobico cuore era un venditore di varechina sulla strada di un Teseo sprovveduto che non fece ali col filo d’Arianna. Oh Minotauro disceso da passioni inconsce abbattuto da un isolamento che come fioretto t’infilzò la vita che come nutrice t’imboccò di morte , tua è la voce che gronda su queste mura […]View post →
Di Mary Blindflowers© Gli anacronismi delle ontologie passeggiano felici, a quanto dici, nel sempreverde prato delle ipocrisie, coagula la sera nuove attese nel cedimento sottile delle imprese, e quando il buio trascolora il senso penso come si perda tutta l’illusione nel canto arcano di una morte senz’aurora. Solo i cretini sanno di vivere in […]View post →
Di Mary Blindflowers© Sognare fino ad assordare il vento fresco, immaginare fino a stancare mani legate a filamenti di cielo occipitale scappati da corde religione, il tempo ha più colori contemporaneamente, e il libro del domani ha un’ infrariga accidentale, che dice cose non visibili al nudo occhio dell’ingenuo, la poesia è l’arte delle […]View post →
Di Mary Blindflowers© Le strutture elastiche dell’erba cedono al peso di un assioma di lumache, controbaracche, perizoma di ville gracche ormai in rovina, rumore di cantina, evidenziato di piume sdilerba nell’acume pungente dei laghi, non c’è nulla che piaghi di più la luce del controsenso degli occhi sfiniti dentro secchi egotici. Sapevi tu che […]View post →
Di Mary Blindflowers© Al largo, al largo! Lasciatemi passare, devo sbloccare, svitare, far tornare, eccolo il mattino, senti? Come un incedere cannibale, tribale, le lenti di un grido inesplorato cellula animale, al largo, al largo, lasciatemi sognare, come un passo ritmato, seminglobato senza fili, i girimirispiri di un disegno universale, un tubiscorrere, un rumore, sì […]View post →