di Fremmy© Cielo disossato, fragile e assurdo, mendica parole all’asta da un catino vuoto, colei avvinghiata all’apice del foro bagnato ricurvo alla parabola di se stessa, agognava la sua disastrosa fraudolenza dinamica verdognola, giostra di fresie e tulipani giganti urbani, lei misurava sassi e polvere dirette all’uovo, merce soda brulicata per il sodalizio affollato. […]View post →
Di Mary Blindflowers© Iconoclastia di tenebre distrutte dalle mie mani ferme in parcellizzate membra di nani e di giganti che il buio ha partorito nel seno degli amanti e nella testa invasata di lucidi elefanti a masticare stelle scarto come gomme americane. Via il giorno e tutti i suoi principi sani. Preferisco la luce […]View post →
Mary Blindflowers© Venere lesa sparo di luce . Sparo di luce nella bocca tumefatta del buio, melo, faro, esordio impudico d’arcobaleno frammentato nel sogno distrutto, campo minato di chiese potere. Vedere, Luna che spacca la cenere al cielo, contro il cavaliere antitempo, tritatutto di messe imperanti da secoli nel circuito digiuno d’idee, e […]View post →
di Fremmy© Attesa cosparsa di gradini puntigliosi, soglia del giorno torbido amnistiato, le compiante scale di foreste lacrimanti alle quali donavo le mie iniquità, morivano sotto le foglie, ed il velluto fangoso mi era in soccorso alle vertigini frequenti. Il tappeto spento di vite ha lasciato il sole, intruso campestre, arrancare, negli spiragli da […]View post →
Di Pierfranco Bruni© https://antichecuriosita.co.uk/pierfranco-bruni/ Un monaco tibetano lungo le vie del deserto incontrò lo sciamano Yulta. Camminava a passi lenti. Con il silenzio e lo sguardo nelle onde della sabbia, raccolse tutti i ricordi in una sola voce: il mistero. Il monaco osservò lo sguardo di Yulta. Gli occhi del monaco […]View post →
Di Sonia Argiolas© Titolo: Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano Autore: Eric-Emmanuel Schmitt Editore: E/O Anno: 2011 Pagine: 128 Traduzione: Alberto Bracci Testasecca Era da tempo che volevo leggere questo romanzo, forse perché la visione del film omonimo mi aveva, a dir poco, incantato. Forse perché quando sento la parola Parigi il mio […]View post →
di Mary Blindflowers© Commentate pubblicamente, parola magica per far sparire gente, chiuditi sesamo immediato, non si può conciliare lo iato tra pubblico e privato, poeta, non vedi che il tunnel è otturato? Il coniglio frantumato, gli autori divelti, compatti nelle soluzioni finali? L’uscita è persa nelle chiavi di volta dei pitali, travolta dalla girastolta […]View post →
Di Mary Blindflowers© Marugi, Capricci sulla jettatura . Capricci sulla Jettatura di Gian-Leonardo Marugj, nella pregevole brossura di Fausto Fiorentino, anno 1965, con gradevoli incisioni xilografate come testate e finalini, ha una carta spessa, leggermente colorata avion pastello, una carta di quelle che ormai non si usano quasi più per i libri, perché […]View post →
Di Mary Blindflowers© Nelle filosofie orientali e occidentali si pensa che il nome, definendo, crei la cosa stessa, che attraverso il nome si dia realtà, concretezza e verità ontologica al mondo così complicato, così fragile. Ma è veramente così? Siamo un nome? Non è riduttivo? Solo chi ha un nome può dunque correre il […]View post →
Di Mary Blindflowers© L’ego è un’arma a doppio taglio, affilata, sublime, mortale. Tutti hanno un ego, chi lo usa per dominare, chi per dire prego, chi lo ha gigantesco ed esagerato, chi lo ha piccolo e riservato, l’ego. Nessuno però può sottrarsi alla sua legge. Non esistono persone senza ego, l’istanza che gestisce tutte […]View post →