Ripulisco naftalina dall’armadio

Ripulisco naftalina dall'armadio

Ripulisco naftalina dall’armadio

di Fremmy©

Neve, credit Mary Blindflowers©

 

Cielo disossato, fragile e assurdo,
mendica

parole all’asta da un catino vuoto,
colei

avvinghiata all’apice del foro bagnato

ricurvo alla parabola di se stessa,
agognava

la sua disastrosa fraudolenza dinamica
verdognola,

giostra di fresie e tulipani giganti
urbani, lei

misurava sassi e polvere dirette
all’uovo,

merce soda brulicata per il sodalizio
affollato.

Una madre non sibilava, sorella non
tagliava vene,

assoli di sangue non parente al
prossimo viso

spezzavano le note al figlio di un
vento asfaltato,

inconscio dell’assorto la crocifissi e
oscurai l’astro,

finalmente ho sentito l’immagine vivace
dell’acqua

specchio ai miei sogni, neutri al
calore, variegati

al fermento di graffi adorni di ricordi
a lei,

sentiero caduco storno di felpe e
velluto,

attraversato lo piango e le gratto un
labbro.

 

https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-psico-pillole/

 

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