Di Pierfranco Bruni© Cardarelli ebbe un ruolo notevole nella poesia italiana del Novecento e lasciò il suo segno in un contesto ben preciso che abbraccia gli anni Venti, Trenta, Quaranta. Ma c’è da dire che la sua influenza è ben sentita tuttora soprattutto tra i poeti il cui sentire lirico è tracciato […]View post →
Di Mary Blindflowers© . L’Antidialettica: “Questa non è la giusta sede per ragionamenti profondi” . Il momento giusto e il posto giusto per comunicare sono sanciti da regole non scritte che recitano a memoria un copione già visto, nel vassallaggio dell’antidialettica ad oltranza. Sui social si dovrebbe parlare soltanto di argomenti ameni, di […]View post →
Di Mary Blindflowers© Profili memorabili all’oblio Vetroso honir su membra interscambiabili dentro profili memorabili all’oblio, il solo io del tempo defraudato snoda alterità ma nel collaudo digitale, poi come si sta? Come valzer di nuvole sui campi, antichi stampi da multinazionale. . Saggi con la molla E com’eravamo stanchi a […]View post →
Mary Blindflowers© Workhouse nel Southwell . La povertà come disvalore, segno di amoralità, punizione per i peccati secondo la religione di un dio bigotto e classista. Il povero come reietto, scarto da abusare ed usare secondo i desideri di una società abominevole e ingiusta che confondeva la nobiltà umana col parassitismo e la difficoltà […]View post →
Di Pierfranco Bruni© . Vincenzo Cardarelli, poesia, arte . Vincenzo Cardarelli ebbe sempre un rapporto particolare con la critica letteraria. “Sono rari quei critici che potrebbero sostenere un colloquio a quattr’occhi con l’autore che hanno giudicato”. È uno dei “moniti” molto forti che ha sempre accompagnato il suo essere poeta e scrittore di una […]View post →
Feffo Porru© Il sollievo satinato Il sollievo satinato era poi una fustigazione che alloggiava sotto i ponti del disprezzo dove scorrevano nervi asfaltati da un manto di petali artificiali. E vedere l’ultimo atto malconcio da qui di una commedia di vecchi in tutù che uccidevano mosche con le dentiere in mano poteva sembrare […]View post →
Di Mary Blindflowers© Il simbolo è una realtà polisemantica che può racchiudere frammenti di infinito, portando sulla terra un significato che va oltre, sempre. Per questo dei simboli ci si serve per convincere, rafforzare una tesi, aiutare la limitatezza del linguaggio ad esprimere l’inesprimibile, rappresentare un partito, una categoria, un’idea. Dietro ciascun simbolo si […]View post →
Di Mary Blindflowers© Due fiori Il vuoto delle zone industriali, macchinari accendono la luce sprecotempo che si scuce nei locali, spazio di cemento e ciminiere, cause vere in evidenza oscena, la bocca pienatruce del padrone, la superfetazione della iena. Vetri opachi smerigliati argento, camion parcheggiati, due poltrone, memento grigie gabbie […]View post →
Di Mary Blindflowers© La parola è insufficiente ad esprimere stati d’animo ed emozioni, è limitata nella sua stessa essenza perché opta un trasferimento di pensiero in cui, nel percorso dalla metafisica dell’idea alla sua enunciazione, attraverso il mezzo espressivo della parola, si finisce inevitabilmente per perdere qualcosa. E non c’è talento letterario che […]View post →
Di Pierfranco Bruni© Se con Salvatore Quasimodo si può parlare dell’ombra di Platone, ovvero degli echi che si ascoltano nella caverna platoniana, facendo riferimento esclusivamente alla prima parte della sua poesia (quella fino al 1942 che raccoglie le liriche che costituiscono il nucleo centrale di tutto il vissuto di Ed è subito sera), con […]View post →