Lombroso, La donna delinquente

Lombroso, La donna delinquente

Lombroso, La donna delinquente

Lombroso, La donna delinquente

Lombroso, Ferrero, La donna delinquente, 1927, credit Antiche Curiosità©

 

Mary Blindflowers©

Lombroso, La donna delinquente

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La donna delinquente di C. Lombroso e G. Ferrero è un libro aberrante, pieno di inesattezze anti-scientifiche, di pregiudizi razzisti e di genere, di castronerie pubblicate a fine Ottocento e ripubblicate dai Fratelli Bocca, serie Biblioteca di scienze moderne, nel Novecento. Non stiamo dunque parlando del Medioevo, ma di un periodo relativamente recente e di grande obnubilamento culturale. La copertina dell’edizione del 1927 ritrae una Circe, una donna con dei porci, come a volerne sottolineare il potere fascinatorio e ingannevole. La donna è infatti catalogata come essere umano di intelligenza inferiore sulla base di proverbi, luoghi comuni e misurazioni antropometriche. Gina Lombroso, figlia di Cesare, guarda caso una donna, cura gli avvertimenti al lettore sostenendo che, quella del 1927, non è una semplice quinta edizione o ristampa, ma trattasi di un libro completamente rimaneggiato, perché gli autori si sono accorti di una certa sproporzionatezza nella prima edizione dove “si erano troppo dilungati nella parte antropometrica e nella storia della prostituzione, e troppo poco sulla donna criminale”. Nelle successive edizioni il Lombroso pare abbia corretto questi errori, inserendo altre notizie e levandone altre. Scrive infatti Gina Lombroso: “Queste ricorrezioni, questi tagli, queste aggiunte ho concentrato in questa edizione, aggiungendovi ancora quanto Lombroso aveva stampato sull’argomento dal 90 in poi”. Curioso che il libro sia stato scritto sia da Lombroso che da Ferrero, ma in copertina compaia soltanto il nome del primo. Il procedimento seguito è sempre lo stesso. Si parte dalla femmina nel mondo zoologico e si finisce con il definire la femmina umana. Si fanno dei paragoni del tutto improbabili con ragni, uccelli, coleotteri, crostacei, scimmie, etc., per arrivare più o meno sempre sempre alla stessa conclusione, che le femmine sono più forti, più intelligenti e più competitive solo negli animali inferiori:

Negli animali inferiori è molto diffusa la predominanza in mole e forza della femmina; predominanza che si mantiene molto a lungo nel mondo zoologico e si dirama sino ad alcune specie di uccelli. Ma a man mano che si sale, il maschio comincia ad avvicinarsi alla femmina, a divenire più forte, sinché tra i mammiferi ottiene senza contrasto la signoria della specie.

Tutta la prima parte tratta della donna normale ed è tesa a dimostrarne l’assoluta inferiorità. Utilizza perfino dei proverbi popolari di stampo misogino a sostegno di questa stupidaggine ed esempi storici che il testo distorce per poter avallare la sua idea preconcetta dell’universo femminile. La seconda parte tratta più specificatamente della Criminologia femminile, la terza Antropometria e anatomia patologica, la quarta Biologia e psicologia delle criminali e delle prostitute, la quinta Terapia e casuistica, infine l’Appendice.
Il libro ha anche delle foto o tavole che mostrano le varie razze di donne, le fisionomie di criminali europee di diversa nazionalità, le donne di genio europee e americane, considerate un fenomeno isolato, le anomalie fisiche in ottentotte ed europee, e una tavola in particolare che riproduce il cuscinetto posteriore delle Africane. La cosa curiosa è che sia una donna, Gina Lombroso a presentare al lettore queste stupidaggini, salvo avere a pagina 118 un istintivo moto di ribellione di fronte alle castronerie del padre. Nel paragrafo sulla intelligenza della donna, gli autori scrivono che le donne anche in condizioni favorevoli di istruzione e classe sociale, non sono in grado di produrre geni e che “dai maschi della plebe”, nonostante le condizioni sfavorevoli, “sorgono più geni che non fra le donne, anche delle classi ricche”. Accanto a ricche c’è una nota di Gina Lombroso:

Gli ostacoli che la donna deve sormontare sono assai maggiori e generali. Un uomo povero, intelligente, potrà facilmente sbarazzarsi da queste condizioni di inferiorità; una donna non potrà mai sbarazzarsi delle sue funzioni di figlia, moglie, madre che le assorbono tre quarti degli anni migliori della sua vita, e troverà sempre, nella sua posizione di moglie e sorella degli ostacoli morali più gravi ancora di quelli materiali.

Le teorie di Lombroso oggi sono considerate da tutto il mondo della scienza e della medicina, prive di ogni fondamento scientifico.

 

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