900, critica e polvere

900, critica e polvere

900, critica e polvere

900, critica e polvere

Viscere, Paolo Durando©, tecnica mista su carta.

 

Paolo Durando©

900, critica e polvere

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Nel 900 di critica e polvere,
in un bosco di castagni,
nel profumo di pagine irrisolte,
mi seduceva il prefisso meta,
la parola al quadrato,
a dispetto dei genocidi.
Sotto i piedi pietre e foglie
cedevano una ad una.
Nel 900 filtravamo energie
in studiate lentezze,
centellinavamo i passaggi,
in impunite tergiversazioni.
Eravamo centripeti, nel 900,
veleggiavamo identitari.
Costruivamo traiettorie,
tra rituali abluzioni.
Mi ricordo di quelle vittorie
ora che è imploso il tempo,
che il 2050 è qui, col 1980.
Nel 900 enumeravo gli addii
in un cavillo di aspettative attorte.
Non capivo nulla nel 900.
Andavo cucendo vesti a manichini,
oggi fluidi necrofori
nella realtà che si squama,
promessa di metaverso.

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Smagliature nella visuale,
svaporando in via,
frantumandoci.
Il silenzio che si fa buchi
nel tessuto della realtà.
E allora arrendersi, sprofondare.
Come affidarsi a qualcuno che non c’è
nel qui e ora.
Come voler essere accolto,
pensiero di pensiero,
nel calore di una pienezza insonne.
Indugiare sul confine,
sbattere blandi su sbarre che non risuonano,
premere l’orlo senza esito,
sperando sempre
che qualcosa si fletta fino ad aprirsi
sui primordi, sulle possibilità vaste dell’ineffabile,
sui risvolti imperituri delle nostre cuciture.
Impressi nel cosmo
come cisti perenni
esposte alla vertigine degli astri.
Albe e partenze, ritorni e tramonti,
flussi di vicende come ombre.

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

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