Pomate, credit Mary Blindflowers©
Mary Blindflowers©
Zombie cannibali, scrittori in
.
I replicanti
Eccoci,
precipitati dalla bocca dell’inferno,
zombie cannibali dello scrittore in,
quello che fa plin plin a gocce d’oro,
quello del coro propedeutico all’inchino,
noi invece siamo l’inesistente spino
di uno (s)divino piccolo,
senza spazi nel sottogoverno
dei grandi nomi al barboncino in,
siamo le morchie nella spazzatura,
senza cognomi di collari a borchie,
o pedigree sul carboncino
spacciato per platino lustrato,
siamo il selvatico, il fastidio,
l’ignorato tedio dell’assedio muto,
così antipatico, piccino e senz’aiuto,
voi siete la storia letteraria,
il filtrato dell’aviaria da polli,
non ci sono palchi per noialtri,
tranquilli signori commedianti,
la scena è vostra, siate ben satolli.
Del resto il Paradiso agli argillosi,
agli inerti replicanti.
I sentieri dell’inferno sono invece tanti,
e assai gustosi per i non famosi.
.
Goffe marine
Chiamare scrittori con goffe
toffe marine, polincastri
per odi da buccine, vecchi e giovinastri,
impanate misto vesce,
venite, venite al mercato del pesce!
Fate tutti qua qua,
che la mamma vi vede,
a mille leghe,
tra le pieghe degli occhi
smaltite i ginocchi raffermi,
lo stile è vecchio
confermi?
Sono o non sono pani raffermi?
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Povera Fernanda
Il pascolo pedestre delle muse,
le pessime chiuse della Merini,
le censure del chicchismo bene
che odia il popolo e poi sviene,
dall’alto in basso,
crasso bea del salotto i ninnoli
e i cerini,
trabea nel solco dell’inutile i girini
da fanta-tv,
ah bubú in fondo sa d’essere futile
nell’arrembaggio di vuote navi,
quote di consenso, enclavi e chiavi
del senso a telebanda, mitici tutú.
Povera Fernanda, sei rimasta tu,
relegata alla veranda oscura
del tredicesimo invitato
di questo mondo sperticato.
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti
