Lettere: nipote, nonna, ombrellai

Lettere: nipote, nonna, ombrellai

Lettere: nipote, nonna, ombrellai

Lettere: nipote, nonna, ombrellai

Lanzarote, credit Mary Blindflowers©

 

Lettere: nipote, nonna, ombrellai

Mary Blindflowers©

 

 

Caro nipote,

spero di venirti a trovare l’estate prossima, ora non posso, i reumatismi alla mia età si fanno sentire e non sono in condizioni di viaggiare. Nemmeno tu sei in condizioni di muoverti con quel piede rotto che spero guarisca presto, quindi porta pazienza e attendi che venga la bella stagione.
In merito alla tua richiesta nell’ultima lettera che mi hai inviato circa la tua nuova passione, scrivere racconti, poesie e disegnare, forse ti aspetti una risposta incoraggiante da parte mia. Tuttavia, e mi giudicherai un’arpia, non posso che cercare di dissuaderti dal proseguire in questa follia. L’arte è una trappola per i poveri e una virtù per i ricchi. Sei tu nato ricco? No, quindi evita di proseguire in questa tua infatuazione che spero sia soltanto un capriccio momentaneo e niente più. Non hai alcun bisogno di dedicarti ad attività così inutili e che non ti porteranno davvero da nessuna parte. Questo il mio consiglio.

A presto.

Baci,

Nonna

Cara nonna,

ho letto la tua ultima lettera. Non ti sembra di essere un poco contraddittoria? In fondo anche tu ti sei dedicata alle stesse attività che interessano me e se buon sangue non mente, ho preso proprio da te! Inoltre sei stata tu a dirmi, fin da piccolo, di leggere, che avrei capito molte più cose, che mi si sarebbe aperta la mente, etc. etc. Quindi sono sorpreso da questa tua reazione così negativa verso attività che mi attraggono irresistibilmente.
Forse stavi scherzando? Oppure vuoi semplicemente sondare, scoraggiandomi, il mio livello di interesse?

Baci,

Tuo nipote

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Caro nipote,

proprio perché ho fatto l’errore di non valutare chi fossi e da dove provenissi, ho creduto alla burla dell’arte per tutti, come libertà espressiva. Ah com’ero ingenua! E mi pento di averti detto di leggere. Viva l’ignoranza!
L’arte incurva la schiena di chi vuole salire sul podio, più l’inchino al potere è profondo, più diventi un artista quotato, più soldi hai più sei geniale. Funziona così, da sempre, e non sarai tu a cambiare le regole del gioco. Chi si adegua, vince, specie se ha mezzi economici sostanziosi e chi no è morto in vita oppure fa l’ombrellaio.
La maggior parte dei poeti tinge ombrelli nel deserto di giorno, parliamo di una moltitudine. Sono i falliti, quelli dimenticati, ostinati e stupidi. Immagina di essere in un deserto e di incontrare un ombrellaio. Tu stai morendo di sete ma l’ombrellaio, tutto intento a tingere il suo ombrello, non ti offre acqua, ti dice che puoi sfamarti e dissetarti con la tintura del suo ombrello. Tu invano gli dici che hai sete, che non serve a nulla tingere ombrelli nel deserto, ma non ti ascolterà. Loderà le virtù del suo ombrello, la forma, la capacità di resistere al vento del tempo, il colore così oscuro che si confonderà coi confini della notte e non ci sarà verso di fargli capire che stai letteralmente morendo di sete e che non hai bisogno di un ombrello nero nel deserto!
Ebbene l’ombrellaio è il poeta sconosciuto e l’ombrello è la poesia. Vuoi dunque renderti ridicolo con il tuo ombrello come ha fatto la nonna? Non vedi che sto ancora nel deserto pieno fingendo di non capire che la gente del mio ombrello non ha proprio bisogno? Che posso anche buttarlo nel secchio della spazzatura?

Con affetto,

Nonna

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Cara nonna,

credo che verrò a trovarti anche con il piede rotto, passando direttamente dal deserto dove non credo ci siano secchi per la spazzatura.

Baci,

Tuo nipote

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Caro nipote,

fai bene a non seguire ciò che dico, solo i conigli seguono i consigli. Visto che ci sei, porta due maglie della salute, una per te e una per me e due ombrelli da tingere di giorno, nel deserto d’ogni possibilità.

Baci,

Nonna.

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

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