Nella fossa dei leoni

Nella fossa dei leoni

Nella fossa dei leoni

Nella fossa dei leoni

Sculture a terra, credit Mary Blindflowers©

 

Giuseppe Ligresti©

Nella fossa dei leoni

.

 

Come Daniele – nella fossa dei leoni –
il silente ruggito chiarirà la faccenda,
oltrepasserà lo sguardo fiero del Torto
e tornerà a camminare tra voi.
Dal Santo Sepolcro verrà fuori
e ai satrapi e ai giudici giungerà un grido assordante,
alle belve non rimarrà che l’inganno,
niente degli schizzi di sangue impastati alla bava;
nemmeno un brandello di carne o del cappello di loden.

 

 

* * *

 

Un gipeto spaventa il cielo
poi vira ad occidente, nell’abisso, oltre la luna.
Un’ossifraga terrorizza un lembo di mare
e le benedette creature marine,
mentre una sfera di limone illumina il viso pago dell’annegato.
Tutto il male oggi è manifesto;
la barcarola e il gitante affondano entusiasti,
il cocchiere morde le orecchie ai cavalli,
un ubriaco perde sangue dalle gengive
– dopo aver masticato i cocci di una bottiglia di Porto.
Quale risveglio pretendi del resto, nell’aria rarefatta della notte,
dopo un incendio che ci ha lasciato appena gli occhi?

 

* * *

 

Quando la notte sarà così fitta da esaltare i bordi stellari
prenderemo per mano le donne e usciremo assieme per le piazze,
ci tufferemo – dai palazzi e dagli appartamenti –
sul cemento ghiacciato,
ridotti a brandelli brancoleremo tra Corso Roma e Via Umberto
– là dove murano i ragazzi –
finendo la corsa chi a mare chi al camposanto,
chi magari davanti alla propria officina,
in attesa – all’aurora – del calpestio dei bambini.

 

* * *

 

Porto i giorni a guinzaglio, assieme ai miei due cani
– sono un po’ gelosi i cani, ma gli passerà –
sento nella gola il sapore del Nalorex,
il fegato è in salvo, fatto in cristalli e pulviscoli l’ippocampo.
Nel gioco delle parti, il Ricordo veste un manto regale,
il Pensiero arriva in redingote, l’Osservazione fa spallucce.
Io non so da quale parte stare, e nemmeno tu del resto,
sarà opportuno trovarsi uno schieramento, da qui a dieci minuti.

 

* * *

 

Una mandria di caribù – saranno una sessantina –passa sulla tua carcassa anestetizzata;
uno per uno ti hanno accompagnato
per sessanta compleanni fino a questo letto di ospedale.
La Morte è lì, l’Impossibile lo hai già ingurgitato,
restano poche cose da fare o da disfare,
sarebbe un peccato non portare a termine quest’Opera straordinaria.
Anche la Morte capisce – e se troppo capisce troppo perdona –
così, montando uno dei tuoi caribù, scappa via,
concedendoti ancora dodici mesi di pre-agonia.

 

* * *

 

Ed io che ho creduto alla morte come a un successo,
come a un evento che mi mettesse sulla bocca di tutti
– e nel quartiere non si parlasse che di me soltanto.
Invece squarciano i pixel per qualche minuto,
qualche giorno e poi tutto sarà squame di pesce,
un nome che torna indietro, al battito prenatale,
uno spettro – e che altro! –
che non ha ancora rinunciato alle proprie ossessioni,
che ritorna al tempo delle suggestioni.
Per la consacrazione c’è da attendere che tutti
compiano il medesimo passo,
che il silenzio, con gli occhi oramai chiari,
intoni nelle ore deserte un nuovo canto,
che il vento sibili come una serpe incastrata in una grondaia.

.

Christ was a female

Rivista Destrutturalismo

Video – The Black Star of Mu

DESTRUTTURALISMO Punti salienti

 

Post a comment