Mary Blindflowers©
Ti svegli presto la mattina?
Chimerica l’ipoteca da occorrenze,
la babele chiude l’ego in retromondi conclusivi,
l’autunno ha un che d’austero agli allusivi
battiti di foglie accartocciate
dentro potenze parallele.
La terra spacca concentrica e sbaracca.
Fiele e curaro curano la morale del lavoro,
il coro è sfatto
dentro miti di saggina.
Ti svegli presto la mattina?
.
Tossi di pulci
Nessuno parla,
si ciarla soltanto,
intorno all’etica, alla consunzione del viso,
delle mani, tutti colossi a Rodi,
tacciono senza preavviso,
il silenzio aliena micropodi,
canti sulla schiena delle righe bianche,
ha precoci rughe sfiatate,
immeschinite dal rumore,
nessuno parla ma c’è chiasso,
un fiato di misere polveri
al semigrasso, unto.
Si usa il punto dove si dovrebbe circolare,
ci si stoppa, per salire in groppa all’asino d’oro.
Si fa il coro ripetente.
Troppe filanche.
Il filo è perso sull’omero dei fossi.
Si sentono solo tossi di pulci.
.
Tanti auguri
Fanfuleggiando fanciullesche rime
che tacciono di guasti e di concime,
poeti si abbarbicano ai rovi
d’imprese sul nulla rifilato,
e nel coperchio usato a mo’ di scudo,
cucinano piatti per gli scatti a nudo
contro i renitenti e gli avversari ai covi,
che a suon di abbecedari e citazioni
sotterrano di fanfule e polenta.
Senta lei, non sa chi sono!
Poi si ode come un suono
che dal profondo accaccolando scuce
la posa truce dei sicuri
a cui lo schioppo d’ano regala tanti tanti auguri.
Insomma, fate piano.
DESTRUTTURALISMO Punti salienti