Mary Blindflowers© Epifenomeni Sbrizzio, orrore cavallette . Epifenomeni Sbrizzio Epifenomenali con astragali di ricette, le cavallette e i sali sondano patrimoni inesistenti, reagenti al sopruso scimmiette, al brutto muso Sbrizzio fanfara e marchette, alle turrinate strette in sfizio sfregoloso, al lascito impegoloso dell’orrore, ma, senti? Non fa clamore una zanzara se punge il […]View post →
Paolo Durando© Solo per essere nati Fossi Così fossi io, un milite bastardo, fossi un brando a ferire, un’incognita muscosa volta a risapute fusa. Fossi un monolite, un selvaggio presentire i monti, i sentieri nascosti che vanno nel nulla, nella festa tremante di foglie in grembo alla natura funesta e desta. Fossi […]View post →
Mary Blindflowers© Ti svegli presto la mattina? Chimerica l’ipoteca da occorrenze, la babele chiude l’ego in retromondi conclusivi, l’autunno ha un che d’austero agli allusivi battiti di foglie accartocciate dentro potenze parallele. La terra spacca concentrica e sbaracca. Fiele e curaro curano la morale del lavoro, il coro è sfatto dentro […]View post →
Di Mary Blindflowers© Perbene Perbene sente solo rumori necessari, finge cuori di regine morte su sporte di biscotti dai facili consumi, cappotto con alari cercasi, bitumi, al top caviale, calamari, maschere d’albumi. E non fa niente se non esattamente percipiente. Le regine corte giacciono al freddo su spoglie di giornate morte. […]View post →
Che avrà Pinko Pallo? Mary Blindflowers© . Poesia per la vita La sorveglianza del punto esige rispetto, la lena, la pausa, il calcolo schietto, sulle balaustre del senso il panno del censo appende lustrini da servire con vini d’annata su panche d’onore su tini dai pini rubini, ci sono giornate col sole […]View post →
Di Maria Concetta Giorgi© Perché si scrive? I motivi sono tanti, si scrive per uscire da uno stato di isolamento, si scrive, perché “si deve”, si scrive per un talento innato, perché le parole escono di getto, non le puoi fermare, le devi assecondare. Si scrive perché senti l’esigenza di dire qualcosa, o di […]View post →
Di Maria Concetta Giorgi© La parola che muore . Scrivere è cosa seria, scrivere è divertente, scrivere è irriverente. Scrivere è trovare le parole, quelle della “lingua che non può morire”… Uno dei poeti di Santarcangelo di Romagna, Nino Pedretti, mi riferisco al “Circolo del giudizio”, ai poeti dialettali santarcangiolesi, scriverà una delle […]View post →
Di Mary Blindflowers© Suono in un’osteria, per pochi spicci, fragole ghiotte avvizzite dietro l’umide foglie degli anni, geminidi sospese, impazzite nello spazio di plurime attese. È il chiaroscuro vitale dell’arte, polvere di presenti passati e futuri sommersi, è un avventore beota che inghiotte letale in un bicchiere di vino, nota per nota, il violino. […]View post →
Di Mary Blindflowers© Arsenio Lupin di Maurice Leblanche rubava con maestria ed eleganza. Educato, istruito, trasformista, vero gentiluomo, non aveva bisogno di lavorare per vivere. Uccideva la noia rubando ai ricchi per offrire generosamente opere d’arte a chi sapeva apprezzarne il valore. Donnaiolo, gran seduttore, amante del lusso, del gioco, astuto. Un criminale con i […]View post →