Annuario Ambienti d’Italia, mostra

Annuario Ambienti d'Italia, mostra

Annuario Ambienti d’Italia, mostra

Annuario Ambienti d'Italia e mostra ALi

Pagina centrale della rivista “L’Occhio nel segno”.

 

Marco Fiori©

.

Annuario Ambienti d’Italia, mostra

.

Nella pagina centrale della rivista “L’Occhio nel segno”: “Cinquanta artisti incisori hanno realizzato oltre settanta opere che saranno esposte a Novembre 2018 presso la Biblioteca Passerini-Landi a Piacenza e pubblicate nell’Annuario Ali 2018 accompagnate da note e riflessioni degli autori. Il Volume a cura di Marco Fiori e Marzio dell’Acqua avrà per titolo Ambienti d’Italia e si avvale della collaborazione e del contributo letterario di Luca Ariano, Mario Benedetto, Mary Blindflowers, Fabrizio Bombino, Luca Cantarelli, Anna Maria Dadomo, Mauro Mainardi, Gabriella Montanari, Gianfranco Schialvino. Questa pubblicazione, la n. 25 delle edizioni ALI è distribuita gratuitamente a tutti i soci e i corrispondenti. Nelle copie di testa è inserita un’acquaforte di Michele Stragliani destinata ai soci sostenitori”.

Sabato 3 novembre alle ore 17, presso il Salone Monumentale della Biblioteca Passerini-Landi, si svolgerà l’inaugurazione dell’esposizione Ambienti d’Italia, mostra di incisioni contemporanee a cura dell’Associazione Liberi Incisori. La mostra, presentata da Marco Fiori, presidente ALI e Marzio Dall’Acqua, storico e critico d’arte, rimarrà allestita fino al 30 novembre presso gli spazi espositivi di piano terra e primo piano della Biblioteca. Sarà presente, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Piacenza, il Presidente del Consiglio Giuseppe Caruso.

ALI Associazione Liberi Incisori”, con sede a Bologna è un raggruppamento di incisori che opera con un programma preciso pluriennale per far conoscere il piacere dell’incisione tradizionale e farla conoscere attraverso una serie di iniziative innovative ed originali. Raggruppa cinquanta incisori di tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia, tutti artisti professionisti fortemente impegnati, ma è anche aperta ai giovani più promettenti. Ogni anno pubblica un Annuario per il quale sono state realizzate incisioni originali su tema, che presenta in luoghi pubblici prestigiosi. Come avviene questo anno nella calda silenziosa atmosfera delle sale storiche della Biblioteca Passerini Landi di Piacenza, al primo piano. Gli annuari ed i cataloghi di mostre particolari sono intervallati dalla pubblicazione di “Quaderni dell’ALI” su temi specifici e specialistici.

Locandina Mostra Ali

Locandina della Mostra Ambienti d’Italia.

 

 

A Piacenza saranno esposte incisioni con tecniche tradizionali dedicate alla illustrazione di “Ambienti d’Italia”: oltre 70 opere di 48 incisori.

La mostra dedicata ad “Ambienti d’Italia”, al piano terra, è anticipata da un’altra mostra di incisione di maestri ALI dedicata alle tecniche delle stampe d’arte originali: percorso storico, ma anche esaltazione di straordinari strumenti e modi di esprimere la creazione inventiva e fantastica.

Certamente per degli artisti sarebbe stato più adeguato usare la parole “paesaggio”, termine che nasce proprio dalla pittura, dalla rappresentazione della natura, dapprima con effetti scenici o simbolici, poi, dal seicento in poi, con un carattere autonomo. Lentamente il paesaggio si libererà dal pittoresco. Oggi il paesaggio dunque è un concetto complesso ed indica la componente estetico-culturale riferita anche alla forma del territorio arrivando al più esteso concetto di beni ambientali come beni culturali che interessano vaste porzioni del territorio nazionale. Inteso in tal senso, il paesaggio è un bene che va riconosciuto e tutelato giuridicamente, ad incominciare dalla Costituzione Italiana. Un altro termine che avremmo potuto usare è quello di “territorio”: mentre il paesaggio ha le sue radici nella pittura, territorio le ha nella cartografia e quindi nella storia e nella politica amministrativa.

Ecco dunque che si giustifica la denominazione “ambiente”, che indica un rapporto non “interiore” e “personale” come potrebbe essere quello con il “paesaggio” né di “potere” come per il “territorio”, ma di reciprocità. L’ambiente va valutato nella sua complessità, senza confini, se non di tipo ecologici, in una interrelazione che coinvolge tutta l’umanità per tutta la terra. Non è più il dominio dell’uomo sul creato decretato il sesto giorno della “Genesi” da Dio. E’ la scoperta, sempre più ricca e complessa dell’ecologia, che applica tutte le scienze e le discipline per la salvaguardia degli organismi viventi da una parte, e della sostenibilità dello sviluppo e del progresso sugli spazi naturali, in una dimensione universale. Alla base di tutto dunque non il dominio ma la responsabilità, anzi la corresponsabilità con le altre specie viventi in un interazione dinamica, costruttiva e planetaria. Più che di ecologia si deve parlare di “scienza ambientale” ed i due termini non sono intercambiabili.

Le opere degli artisti dell’ALI, in base all’iconografia, sono state divise in gruppi. E secondo questo ordine sono pubblicate nel volume “Ambienti d’Italia”, disponibile per i visitatori della mostra.

Si parte da “Piacenza e suo territorio” che raccoglie l’omaggio di alcuni nostri incisori alla città che ci ospita quest’anno per la mostra e la presentazione di questo volume, che diventano scoperta di una delle tante affascinanti ed in qualche modo segrete “piccole capitali del Po”.

“Grand Tour”: era il giro d’Italia, che dalla seconda metà del XVII secolo la giovane nobiltà europea doveva fare per completare la sua formazione ed acquisire quelle nozioni e quei saperi che avrebbero dato loro una preparazione internazionale e formato un gusto per il bello degno del loro rango.

I silenzi del cuore”. D’annunzio scrisse una serie di sonetti, in realtà 57 dedicati a 25 città italiane, raggruppandoli sotto il titolo di “Città del silenzio”, nel poema “Elettra” edito nel 1903, rappresentando città apparentemente emarginate dalla modernità, come immerse nel loro grande passato e dimentiche di ogni riscatto, alle quali con i suoi versi il poeta sembra richiamarle per un futuro di risveglio e di purificazione che rinnoverà l’Italia. Si tratta di una dimensione che ancora oggi colpisce in tutte le città italiane, fuori dalle rotte primarie del turismo moderno. Abbiamo scelto questo titolo per questa sezione perché nelle poesie di D’Annunzio spesso ricorre la dimensione emotiva del cuore, che viene citato in molti versi ed in molti luoghi, per cui questo silenzio è quello interiore che ci riconcilia con ricordi, ambienti e paesi.

“Luoghi dell’essere”: la presenza dei simboli, di cifre misteriose che appaiono nella natura e sono la prima incantata e trasognata scoperta con una sua segreta ed intima fascinosa magia che impara e scopre l’uomo rispetto all’ambiente che lo circonda, simboli che si possono tradurre in forme geometriche che denunciano l’interiore armonia degli ambienti, dei paesaggi.

“Luoghi dell’inquietudine”: sono luoghi segreti di animi turbati, sono spazi riservati alle nostre paure, ad una visione negativa del futuro, problematica del presente, senza ormai più nessun rimpianto per il passato, che si trasforma, si sgretola, diventa surreale e propone ambienti di una dimensione disumana, che ci respingono, atterriscono e hanno un che di ineluttabile e definitivo.

.

https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

http://www.alincisori.it/

Post a comment