Mary Blindflowers©
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La strippa sulla trippa
La strippa alla maglietta sulla trippa,
il dramma esautorato nel gioco della lippa.
Stridore di catene,
ali strappate a diafane falene,
nella fangomemoria occidentale,
l’idiota è un lichene senza storia
ai bordi consunti delle scene
ha sangue infetto nelle vene
dell’adolescenziale,
la strippa sale alla maglietta sulla trippa
cadepende,
non sente il dolore delle pene,
offende.
C’è un sole stanco, camerale al branco.
C’è chi esplora bernoccoli,
chi cuoce broccoli d’aurora in salsa d’odio
sull’allergene dello pseudopodio.
La strippa alla maglietta sulla trippa
annippa, annispa, annappa, allappa,
sciappa semitappa trappa,
scappa.
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Lo sfraso del gap
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Davidici osanna,
su monti di carta alla panna,
incompiuta parafrasi e gusto,
mefisto robusto che avanzi con calza e tridenti,
senti che il vento domani già arriva?
I moti perversi alla stiva, ripetuti, dispersi
a vagiti inconclusi di riti, frammenti e poeti
già morti.
Si è sporti sul precipizio del caso,
coi versi melliflui alla luna di strada,
cerco la rottura, la spada, lo sfraso del gap
ma senza claptrap.
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Trattiene le pisce al furetto
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Crollano dalle guance i fioretti,
dispetti di diviche bisce,
confetti di antiche sere lisce,
ma là c’è la tempera a mano,
l’ano veloce che greme, poi spreme
la rivergata ridicola “speme” del 1850.
Retrindietro tetro l’orologio pericola e sa,
geme nell’ora al voilà delle strisce,
ti accascia, ti slivia, ti sbrecca, sfinisce e ti sfiora.
La stecca del mito conviene, ti accora,
trattiene le pisce al furetto
nel culo l’ovetto,
e poi dice che tutto sia già stato detto.
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti
Chi coi lager poi s’ingrippa
senza mai indossar il kippah,
sai che a noi ci fa na pippa!
Come uman non val na cippa!
Per lei unico rimedio
è l’ingresso nel famedio
a sentire il suo epicedio:
di vergogna ormai in assedio!