Civettacanta, civettasanta, l’editoria

Civettacanta, civettasanta, l’editoria

Di Mary Blindflowers©

La conchiglia, credit Mary Blindflowers©

Caos di rose antiche, editoria,

bellezze avite di stucco,

crinoline dipinte su visi di cera,

dov’è il trucco?

spera la notte in una nuova chimera,

flette assiomi di ridde,

sfide fallaci, salotti,

batraci guardano oltre le invalicabili mura,

c’è chi assicura che ridano, sempre,

viscidi, untuosi, scotti d’ira alla greca in sicura

del bagno,

l’eterno mediocre ristagno.

Civettacanta ha i piedi di papera morta,

civettasanta ha lo scotto della mano morta,

tutto si tinge d’amianto che riporta la luce

in mitico pianto.

Ludibrio al solare,

scatti di giri al plesso,

il messo lucida piedi,

il poeta canta e ti dice,

“perché non taci?

perché non ti calmi e ti siedi?”

Civettacanta ha la palma del meglio

in amplesso, l’editoria è solo un riflesso…

e tu l’hai capito perché?

Non sei forse sveglio?

Civettasanta subito pubblica al meglio,

coi grandi, poi tesse la lode alla chiesa e al partito.

Per ora non ci sarà alcun risveglio,

è tutto semplicemente finito.

 

https://antichecuriosita.co.uk/manifesto-destrutturalista-contro-comune-buonsenso/

 

Comment (1)

  1. Mariano Grossi

    Orgia della finzione centellinata dal lessico studiatissimo della poetessa nella sua causticissima elencazione del particolarismo ipocrita ed interessato che sustanzia la docimologia dei virgulti del sottobosco editoriale con accenni alla fauna muliebre che lo invade: gorgheggiano ampollose le civette, animali notturni da letto imprenditoriale laddove il compasso slargato del pie’ di bipede acquatico non può non contenere un’allusione fin troppo poco recondita all’arrendevolezza ruffiana dell’autrice rampante, Messalina notturna e beghina ecclesiale e partitica diurna.
    Migliora poesia dopo poesia la versatilità assonante della poetessa in quel martellio di asimmetrie in alternate e baciate che ne costituiscono ormai lo sfraghìs indelebile!

Post a comment