Orate decapitate al lime con patate

Orate decapitate al lime

Orate decapitate al lime con patate

Di Mary Blindflowers©

Agro di lime, credit Mary Blindflowers©

 

Ingredienti per sei persone:

 
6 orate di 300 grammi circa
porcini o prataioli quanto basta
4-5 lime
bacche di ginepro
maggiorana
aglio
zenzero
sale a piacere
olio extravergine
 
 

Prendete 6 orate, decapitatele con un bel taglio deciso previo affilato coltello, dato che, com’è risaputo, i pesci che abboccano all’esca, non sono molto esperti nel raffinato esercizio del pensare. Visto che hanno il cervello subliminalmente lobotomizzato dalle favole filtrate costantemente dall’acqua dei media, dalla cattiva pubblicità e da esigenze religiose in vorace contrasto egodistonico, le nostre povere orate non hanno motivo di conservare le teste, con le quali potete farci giusto un brodetto di pesce o fumetto non faraonico. Di solito le orate del mare nostrum/mostrum, non hanno fegato, né decoro per ribellarsi allo status quo, ergo potete tranquillamente buttare le loro interiora. Lavatele sotto il getto dell’acqua, così che i peccati siano scordati e le tasche del loro ventre contengano il nulla, in modo da poterle riempire e manipolare a piacimento. Accendete per il momento il forno a 250°.

Nel frattempo adagiate ciascun pesce sopra la carta forno o la stagnola, con cui, dopo aver aggiunto alcuni ingredienti, formerete dei cartocci, così i poveri pesci saranno senza testa, senza fegato e prigionieri di se stessi. Affettate il lime, disponete alcune fette dentro le pance, poi aggiungete maggiorana, aglio, zenzero, olio extravergine di oliva, pezzi di porcini o prataioli, a seconda dei vostri gusti, sale, succo di lime. Chiudete e disponete i cartocci su una teglia che metterete in forno per 20-25 minuti. Aprite i cartocci quando i pesci saranno cotti. Come contorno potete usare patate novelle, del tipo ingenuo, appena nato, che quelle vecchie e navigate, di solito, preferiscono accompagnarsi coi pesci grossi, non con pesciolini che abboccano, senza capo e con la tasca piena solo d’aromi.

Evitate processi di identificazione e mangiate con la testa.

Buon appetito.

 

 

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