L’albero (Ferite)

L’albero (Ferite)

L’albero, credit Mary Blindflowers©

 

La testa

contro l’austera carnalità del giorno,

titanico,

l’albero geme,

par che senta

i colpi dell’accetta,

l’unghia ramosa

stretta

nei fianchi di una verde nuvola

di sangue,

l’albero aspetta,

freme,

si perde

nella lenta

agonia della foresta.

 

https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-psico-pillole/

https://www.youtube.com/watch?v=BiqSAVVVorM

 

 

Comment (1)

  1. Mariano Grossi

    C’è una solennità ed una sacralità speculare, a mio modo di vedere, in questa eccezionale (in senso etimologico privo di retorica: è un’eccezione nel mare di ovvietà e banalità delle pseudo-liriche contemporanee) poesia dell’autrice. Pensiamo di conoscerla a fondo per poter dire che la sua dignitas inscalfibile ed incompromettibile si riflette in quella della pianta maestosamente inabbattibile a fronte della protervia umana corrotta ed opportunisticamente asservita. Tecnicamente la teoria delle dentali tenui (testa -austera – carnalità – senta – accetta – stretta – aspetta – lenta – foresta) pare echeggiare l’impenetrabile solidità essenziale del mondo vegetale. Magnifica la Ring Komposition rimata capo-caudale testa-foresta in una simmetria anulare gravida di ieraticità. E al solito le asimmetrie distanziate del geme-freme ad umanizzare il bersaglio frondoso dell’uomo arrogante, lenta-senta, accetta-stretta-aspetta a ribadirlo!

Post a comment