Di Fremmy© Un moto alterno e indifferente solco di reali congetture ideologiche, disegnavo, nel contempo, un tratto a mano, poi decisi di procedere al buio singhiozzando mentre il cielo mi disse di bruciare il sole. Un letto sommerso prese il largo, soffocate invece erano le mie braccia affannate nel seviziare discorsi utili. Un gatto […]View post →
Di Mary Blindflowers© E quell’albero d’Aletrium sulla luna lo sentivo mio, nel giardino di un re senza corona, il popolo triste di Bellona mi vedeva abbracciare la corteccia scura e sfiorare foglia a foglia, ad una ad una, ma non aveva voglia di parlare perché sapeva ciò che non voleva dire. Così quando un […]View post →
Di Mary Blindflowers© E non saranno scheletri all’unisono a cantare la dolce sinfonia delle stagioni sull’orlo prezzolato espanso delle abominazioni, non saranno i lucidi ritrovi delle alcove e le opinioni sul là dove pescatori morti abboccheranno ad ami torti, a prospettare segni e buone nuove, né i salotti merinati azzarderanno il precipitato delle […]View post →
Di Mary Blindflowers© Come velluto stantio sulla testa gravescente d’ombre, come un dio implacato e un abbaglio graffiaviscere taglio di porte aperte solo disegnate, passa, sintetico dolore di alterate correnti, a sua volta alternato, gira la porta dentro armadi chiusi senza lucchetto mai affondati sotto il tappeto delle vibrazioni sensoriali, e si muove, la cosa-dio, […]View post →
Di Franco Piri Focardi© Droni di passaggio. statici occhi incolore. Una selva di nervi si oppone al bilancio di aghi. Ad ogni ora ogni tempo permane con l’insolito andare. la rima del mare. lo guarda traverso con l’animo perso. si uccide nel cuore. ha svuotato la borsa, le chiavi, un guanto spaiato, la patente […]View post →
Di Mary Blindflowers© Restiamo suono da eseguire, musica abortita e spartita da morire nelle trame di un tempo trascinato dalle ere, carichiamo sfere pelle d’influenza come orologi rotti, sporchi trattati di ludica indecenza, scacchi, motti, mosse, pedoni, alfieri e re, ma se se ci fosse altro, un ansito sottile, un fiato soprannaturale, un fluido […]View post →
Di Mary Blindflowers© Sognare fino ad assordare il vento fresco, immaginare fino a stancare mani legate a filamenti di cielo occipitale scappati da corde religione, il tempo ha più colori contemporaneamente, e il libro del domani ha un’ infrariga accidentale, che dice cose non visibili al nudo occhio dell’ingenuo, la poesia è l’arte delle […]View post →
Di Lucio Pistis & Sandro Asebès© Una cioccolata calda, dei libri sul tavolo, ne scegliamo uno e iniziamo a leggere di fronte allo sguardo contrariato delle nostre mogli che abbiamo pregato di non disturbare, perché la declamazione dei versi è momento sublime nella vita di ogni uomo e donna che si rispetti. Lucio declama […]View post →
Di Mary Blindflowers© Le strutture elastiche dell’erba cedono al peso di un assioma di lumache, controbaracche, perizoma di ville gracche ormai in rovina, rumore di cantina, evidenziato di piume sdilerba nell’acume pungente dei laghi, non c’è nulla che piaghi di più la luce del controsenso degli occhi sfiniti dentro secchi egotici. Sapevi tu che […]View post →
Di Mary Blindflowers© Al largo, al largo! Lasciatemi passare, devo sbloccare, svitare, far tornare, eccolo il mattino, senti? Come un incedere cannibale, tribale, le lenti di un grido inesplorato cellula animale, al largo, al largo, lasciatemi sognare, come un passo ritmato, seminglobato senza fili, i girimirispiri di un disegno universale, un tubiscorrere, un rumore, sì […]View post →