Di Mary Blindflowers© Ma come vi siete imborghesiti come cani intisichiti nei collari, dentro e fuori dai vostri rivestimenti da giullari, involucri di scena, che la sera piegate nell’angolo pulito tutto trito, visto, fritto, fritto misto, comprate signori, roba fresca, freschissima! Ma come si siete inaciditi dietro occhiali di vetrospesso lucidati dal riflesso dell’anima […]View post →
Di Mary Blindflowers© Vecchie lettere di polvere, clematidi sospese con coccinelle rosso rubino sotto vetri incorniciati, formiche spremute nel vino, orchidee imbalsamate per nuovi saponi orientali, morti in bacheca di sali, methylparaben delle dive lasciate, scarafaggi vivisezionati senza sipario carminio, sul freddo anatomoalluminio. Tutto schermo a sinergia di succhi animali e chimica farmaceutica. L’illanguidire del […]View post →
Di Mary Blindflowers© Le ombre danzano negli alibi della sopita memoria, si allargano da lontano, piano piano, sulla fiumana dei morti viventi. Il mio libro è un olocausto di incubi mai spenti, in vera pergamena umana. Se la sera lo apri con la mano, lo senti. Io, le ombre e i serpenti, ascoltiamo. […]View post →
Di Mary Blindflowers© La donna di cuore a controlune sfasate nel covo, incostante rinata controcomplicata negli echi di primavere sfasciate dal grido del nido svuotato, carata risciacqua l’idea che il motore del vivo sia tutta una beffa crudelemalata tra attimo fiele, trovosogno che caria, che torna che viene che va che sa la deriva […]View post →
Di Mary Blindflowers© Il sole è un caduco obliterare d’idee, soffuse al romanzo di un tempo di scheletri bianchi, e se fossimo stanchi ci sarebbe la pena e il dolore degli anni, la circoncisione del vento incapace di ingravidare la terra di nuovo, causa dell’alito umano che guasta le cose, marcisce gli […]View post →
di Fremmy© Apostrofi antropomorfi albeggiano nell’atrio del rettangolo lunare di stress, udire vocaboli e pagine retrattili al vetro. Olfatto strano ritarda il faro nella nebbia, mentre la giostra sorride al freddo tiro del cervo immortalato nel teschio di legno; barlume di algoritmi ed ippocampi tristi alquanto. Scorrere […]View post →
Di Mary Blindflowers© Ho fatto un esperimento, cosa vien fuori se scriviamo una poesia in due minuti esatti? Questo: La meta dei fantasmi aliena cose, come pose spiegate e un poco rose al vento sepolcrale che rivendica le attese; il cane ha un dente morto da padrone, rigurgita sentenze senza scolo, solo capita, […]View post →
Di Mary Blindflowers© La luce del barbigiglito conduttore avrà un moto convulso, sfiorito traditore dentro patine stinte e odore sfinito di ciglia ritorte, le madonne dipinte cadranno dagli altari del dio gesuita di morte, ma tu cammina, sorridi alla vita, spacca tutte le porte, il drago che alita nella stanza dei bottoni uscirà dagli […]View post →
Di Mary Blindflowers© Esichiasmi dentro chiassi di stole abortite in meraviglie aracnidee da bocche scucite, polvere sincera su cui si imprime il dito, sicumera di un osso di seppia col canarino morto accanto ad un altare, a una greppia, fantasmi di megere cercano dinamite per parlare dentro lo sciacquettio convulso delle acquasantiere, il […]View post →
Di Mary Blindflowers© L’omino parla, danza su un progetto a percussione del fottere sperato, in offerta di lavoro mascherato e coro di chimeriche illusioni, zuppe stellate di occasioni. L’omino ciarla, mentre l’orologio segna il battere dell’ore. Il sudore scioglie la parrucca. La donna fugge mentre l’omino si ristucca. Necrologio. (2013) … https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-psico-pillole/ View post →