Di Mary Blindflowers© Odio i bottoni di qualunque tipo che attentano ai teoremi vivi della libertà, e, da tre giorni mi giro, mi chiedo che ci faccio qua, che ci faccio, io che non ho mai creduto, mondo bara! sfascio tutto! E poi non sopporto il lutto, questi maledetti vestiti coi bottoni e i […]View post →
Di Mary Blindflowers© Incroci di destini esacerbati dentro ossidati lumi di rivincita vitale, e siamo strale, amore e sale dentro nidi di cervello in ombra per la troppa luce dei lucchetti. Non è nostro questo tempo mostro contrartista di pacchetti pseudoletterari. Versi amari. Odio il freddo ed i cappotti con gli alari. (2014) https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-psico-pillole/View post →
E si muovono a tavola di sera teste di pera borghese, tutte perfette, in linea, arrese, tranquilla sicumera d’ingozzato, livido intestinale del creato, madresnob con boa di schiuma vera; è nato è nato ma per noi! Sincera! Davvero? Così pare perché possano comprare panettonigiochiprisma dentro aritmie da cataclisma; la zia ha dell’alcolico isterismo […]View post →
Di Mary Blindflowers© Il parto elefantiaco del topo rompe il guscio inane del non senso, cava proteiche forme dalla terra nuda, imita la superficie cruda dell’invidia. Vantarsi è indifferente per le categorie mnemoniche del niente sulla terra sola. Serra di maschere, composizione sfatta che va alla guerra senza gambe. Lo sciocco copre lande d’inutili […]View post →
Di Fremmy© Abissi di fertilità restano in attesa, il calvo bianchetto freme al faggio mentre il mio cuore graffia una bottiglia racchiusa nel giardino del granaio. La tua fossile metamorfosi fugge al buio, la mia duttile uniforme cede i passi alla memoria dei sensi calpestati. Nel fragoroso grigiore perplesso tu, lanciasti pietre agli […]View post →
Di Mary Blindflowers© Quello che la poesia può fare, non può fare, dire non dire, in un gioco di contrasti simbolici affermati e negati e forse pure annegati nella impietosa osservazione del tempo che c’è e non c’è contemporaneamente. Il tempo è un’invenzione umana, viene personalizzato e mantiene intatte le sue proprietà spersonalizzanti, laddove […]View post →
Di Franco Piri Focardi© Vela che dorme senza vento, un immobile tratto di penna assume incomprensibili sensi di alberi al cielo proiettati. La radice ha ingrossato di linfa i ricordi e lei matura raccoglie al tempo i suoi capelli. Un sorriso via da turni a frette scende e riconquista la mano, lo sfioro […]View post →
Di Mary Blindflowers© Ma come vi siete imborghesiti come cani intisichiti nei collari, dentro e fuori dai vostri rivestimenti da giullari, involucri di scena, che la sera piegate nell’angolo pulito tutto trito, visto, fritto, fritto misto, comprate signori, roba fresca, freschissima! Ma come si siete inaciditi dietro occhiali di vetrospesso lucidati dal riflesso dell’anima […]View post →
Di Mary Blindflowers© Vecchie lettere di polvere, clematidi sospese con coccinelle rosso rubino sotto vetri incorniciati, formiche spremute nel vino, orchidee imbalsamate per nuovi saponi orientali, morti in bacheca di sali, methylparaben delle dive lasciate, scarafaggi vivisezionati senza sipario carminio, sul freddo anatomoalluminio. Tutto schermo a sinergia di succhi animali e chimica farmaceutica. L’illanguidire del […]View post →
Di Mary Blindflowers© Le ombre danzano negli alibi della sopita memoria, si allargano da lontano, piano piano, sulla fiumana dei morti viventi. Il mio libro è un olocausto di incubi mai spenti, in vera pergamena umana. Se la sera lo apri con la mano, lo senti. Io, le ombre e i serpenti, ascoltiamo. […]View post →