Di Franco Piri Focardi©
Vela che dorme senza vento, un immobile tratto di
penna assume incomprensibili sensi di alberi al
cielo proiettati. La radice ha ingrossato di linfa i
ricordi e lei matura raccoglie al tempo i suoi capelli.
Un sorriso via da turni a frette scende e riconquista
la mano, lo sfioro lento appassionato, sono attimi
che riempiono una storia. Brividi colti nei passaggi
di un tempo ora scaduto, e trionfa fra le mani sulla
pelle un tic venoso, controtempo.
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