Rivista Destrutturalista Primo Numero

Rivista Destrutturalista Primo Numero

Rivista Destrutturalista Primo Numero

Rivista Destrutturalista Primo Numero

Rivista Destrutturalista Primo Numero

 

Dovremmo chiamare rivista una non-rivista e riempirla del vuoto parolaio di passaggio per stringerla nel tritacarne dell’editoria non convenzionale. Parole. Ritrovare il gusto alla lettura e al buon uso della lingua. La rivista parte da una concezione della cultura e dell’arte in genere che scava al centro del nucleo primordiale della lingua come mezzo di comunicazione. Vincere il concetto della struttura convenzionale e dare alla creatività una opportunità diversa e rinnovata. Non c’è schema né barriera preconcetta ma il forte desiderio di libertà espressiva che, in una concezione ciclica, tende ad espandersi per poi dare vita ad un nuovo nucleo espressivo primitivo. Questo primo numero contiene diversi spunti cerebrali che, se letti con una attenzione base, riescono a dare un’idea sul progetto culturale.

Riteniamo fermamente che la cultura così come ogni forma di comunicazione deve intendersi non come linea comunicativa comune alla quale tutti debbano uniformarsi ma la coltivazione di una pluralità multiforme e multicolore. Ma non basta. Bisogna considerare anche il punto di vista, il punto di osservazione che non può e non deve essere un luogo fisso. La nostra mobilità, la nostra capacità di evolverci, adattarci ne sono una chiara dimostrazione.

La sezione editoriale “della vecchia” nasce proprio per dare spazio ad un progetto editoriale rivolto alla sperimentazione e viene fuori sposando un’idea di Mary Blindflowers, artista senza mezze misure e assolutamente a-convenzionale. A lei abbiamo affidato la direzione della rivista che, rimarcando i princìpi fondamentali della nostra sperimentazione, non è oggetto di condivisione con la direzione editoriale. La destrutturazione agisce anche in questo.

Dal punto di vista editoriale sarebbe auspicabile un coinvolgimento più ampio ed essenzialmente dinamico. Da parte nostra tutta la disponibilità senza preclusioni se non quella importante del rispetto. Il nostro credo e il nostro modus vivendi.

Ruggero della Vecchia

 

Il primo numero della rivista Destrutturalista è finamente consultabile gratuitamente on line. Ringrazio l’editore Gero la Vecchia e tutti coloro che hanno collaborato con articoli e foto al progetto: in particolare Mariano Grossi che ha partecipato attivamente alle varie fasi di lavorazione della rivista, Marco Fiori, Lucio Pistis e Sandro Asebès, Franco Piri Focardi, Fremmy, Claudio Piras Moreno, Andreas Finottis, Anna Maria Dall’Olio, Maria Sanchez Puyade, Olga, Ravchenko, Desanka Jaukovic,  Marco Mittica, Khan Klinsky.

La rivista è consultabile gratuitamente on line, la trovate qui:

 

https://en.calameo.com/read/0062373361d7556bb3ead

 

Si può prenotarne anche una copia cartacea al costo di euro 10 comprese le spese di spedizione, scrivendo all’indirizzo di posta elettronica: controcomunebuonsenso@gmail.com

(Mary Blindflowers)

 

 

 

 

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