Roald Dahl, Le streghe, romanzo

Roald Dahl, Le streghe, romanzo

Roald Dahl, Le streghe, romanzo

 

Roald Dahl, Le streghe, romanzo

Roald Dahl, Le streghe, romanzo, credit Antiche Curiosità©

Roald Dahl, Le streghe, romanzo

Mary Blindflowers©

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Roald Dahl, nato in Galles nel 1916 da genitori norvegesi, è autore noto. Scrittore, sceneggiatore e aviatore, fu anche co-inventore della valvola WDT (Wade-Dahl-Till), utilizzata per contrastare gli effetti dell’idrocefalia.
Dahl è uno dei rari esempi di successo letterario meritato in cui il marketing a tappeto e i milioni di vendite, coincidono con il talento puro. Tuttavia l’etichettatura contemporanea prevede tagli al genio creativo non perfettamente allineato ai valori correnti, così si è discusso molto sull’opportunità di rimaneggiare i suoi romanzi per consegnarli al pubblico deturpati e monchi. Lo scarso scrittore inglese Philip Pullman, ha suggerito che il lavoro di Dahl “dovrebbe essere lasciato svanire”, andare fuori stampa, ed essere sostituito da scrittori per bambini “moderni”, che tradotto significa, per bambini forgiati ai valori dell’upper class. Peccato che Pullman abbia un talento pari a zero e sia il degno rappresentante della classe accademica Oxfordiana carica di quattrini, la stessa che Dahl critica fortemente nei suoi romanzi.
Ho letto dunque Le streghe in lingua originale, per capire cos’è che possa turbare i sogni tranquilli di chi non ama la letteratura creativa e vorrebbe applicare la censura a tutto ciò che non rientra nei sacri dettami del politicamente corretto.
Le streghe è un romanzo spassoso, originale, in cui l’autore magistralmente riesce ad alternare con maestria il tragico all’ironico. Il protagonista è un bambino a cui sono morti i genitori e che va a vivere con una nonna un poco sui generis. La nonna, infatti, a cui manca misteriosamente un pollice, fuma il sigaro e sa tutto sulle streghe. Inglese levigatissimo, scorrevole, musicale, quello di Dahl. Uno stile gradevole e fresco ma certamente non innocuo. Qui parliamo di letteratura, non dei romanzetti terra terra e noiosissimi di Pullman. La letteratura non ha doveri di adeguamento al sistema dominante, perché mente per dire il vero. Non ha nemmeno doveri morali, secondo l’ipocrisia del linguaggio corrente, perciò Dahl inizia dicendo che le streghe sono donne, che non ha niente contro le donne, dato che molte sono adorabili, ma resta il fatto che le streghe siano donne e sia molto difficile distinguerle dalle donne normali, indossano guanti, ridicoli cappelli neri e parrucche.
Queste parole farebbero di Dahl un misogino? Io non credo. Non si avverte nessun moto d’astio contro il genere femminile, rintracciabile invece in altri autori, bensì una volontà di simbolizzazione e di provocazione destinata forse più agli adulti che ai bambini. È chiaro infatti, per chi sa leggere e non è un totale deficiente o analfabeta funzionale, che l’autore non fa un’invettiva contro le donne, ma utilizza il simbolo tradizionale e un po’ horror delle streghe, per criticare qualcos’altro, per esempio, il sistema bancario. Inoltre è chiaro che si tratta di un libro profondamente antiamericano, critico nei confronti della politica inglese, basta leggere alcune battute di dialogo tra nonna e nipote:

“Le streghe inglesi sono le più malvagie del mondo intero… Sì”, disse mia nonna, “alle streghe inglesi fa un grande piacere stare in disparte e guardare gli adulti che ammazzano i propri figli…”
“Le streghe sono diverse in ogni paese?” Chiesi.
“Completamente diverse”, diceva mia nonna. “Ma non so molto degli altri paesi”.
“Non sai nemmeno dell’America?” Chiesi.
“Non proprio”, rispose. “Anche se ho sentito dire che da quelle parti le streghe riescono a far mangiare ai grandi i propri figli…”
“Ma come potrebbero costringerli a mangiare i propri figli?” Chiesi.
“Trasformandoli in hot dog”, ha detto. “Non sarebbe troppo difficile per una strega intelligente”.
“Ogni singolo paese del mondo ha le sue streghe?”
“Dovunque trovi le persone trovi le streghe”, diceva mia nonna. “Esiste una società segreta delle streghe in ogni paese. È severamente vietato comunicare con streghe straniere. Ma una strega inglese, per esempio, conoscerà tutte le streghe d’Inghilterra. Sono tutti amici. Si telefonano a vicenda. Si scambiano ricette mortali… Quando ero giovane ho viaggiato in tutto il mondo cercando di rintracciare la Grande Strega…”
“È ricca?” Chiesi.
“… Accumulare denaro. Si dice che nel suo quartier generale ci sia una macchina che è esattamente uguale a quella che il governo usa per stampare le banconote che usiamo io e te. Dopotutto le banconote sono di carta con disegni e immagini speciali. Chiunque può realizzarli se ha la macchina giusta e la carta giusta. La mia ipotesi è che la Grande Strega guadagni tutti i soldi che vuole e li distribuisca alle streghe ovunque… Quelle macchine possono far soldi cinesi, se vuoi, diceva mia nonna…”

È chiaro che non si tratta di un libro innocuo. La letteratura non lo è mai, il suo unico compito è dire le cose come stanno, trasformandole in simboli funzionali ad una storia. Questo dà fastidio ai vari Pulmann e pulmini parcheggiati all’ombra del potere. Nel dicembre 2020, sul sito ufficiale, la famiglia di Dahl si è scusata per il suo antisemitismo. Si scusa e intanto incassa i diritti milionari… In una intervista del 1982 che alcuni giornali di regime hanno definito “agghiacciante”, Dahl condannava l’invasione del Libano da parte di Israele, dicendo: “Sono certamente anti-Israele, e sono diventato antisemita soprattutto quando vedo un ebreo in un Paese straniero come l’Inghilterra che sostiene il sionismo”.
Era anti-Israele, antiamericano, criticava la politica inglese, la massoneria e le banche, ci sono abbastanza elementi perché venga dichiarato fuori moda agli occhi del potere filo-americano, ma ormai la macchina è partita. Dahl continua a vendere, per fortuna.
Leggetelo, è geniale. Pullman potrebbe al massimo, allacciargli le scarpe.

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

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