Candida prosa, analfabetismo funzionale

Candida prosa, analfabetismo funzionale

Candida prosa, analfabetismo funzionale

Candida prosa, analfabetismo funzionale

Candida prosa, credit Mary Blindflowers©

 

Candida prosa, analfabetismo funzionale

Fluò©

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Posta nel suo blog la breve biografia di Fosse, quattro libri dello stesso, fotina digitale dei libri, sinossi copincollata dai canali ufficiali mainstream. Nella sinossi di uno dei libri del novello premio Nobel, scrive “prosa candida e lieve”. Qualcuno le chiede: “ma lo hai letto?” E lei: “no, che c’entra?”
Ecco questa è la sintesi dei nostri tempi che erigono templi al già dato, e pubblicizzano proprio chi non ha alcun bisogno di essere pubblicizzato, senza leggere alcunché. Blog da bidè certo, proliferano però. Tutti uguali, perfettamente in linea con un sistema che non vuole lettori ma venditori di fuffa e propinatori di fuffologia applicata. Che senso ha pubblicizzare un libro mai letto? Questi blog sono il risultato di un progressivo indebolimento della critica accademica, ormai arrivata al capolinea, grazie alla sua stessa inattendibilità e ristrettezza mentale da circoletto amici, parenti e affini. Il problema però è che si è sostituito un bubbone purulento con un altro. Se i critici accademici veleggiavano nelle acque della pozzanghera del loro giardinetto, i blogger sono approssimativi e dediti al copincollaggio compulsivo e irriflessivo. Non hanno mezzi e capacità per fare critiche, allora, semplicemente, copiano le sinossi ufficiali, mettono la fotina digitale dei libri da reclamizzare e confezionano post pappagalleschi, trionfo dell’inutilità più becera, del pressapochismo più sfrenato e illusorio. Un po’ come quelli che vanno in giro con la marca in gigantografia sulla maglietta, fanno pubblicità gratis e pagano pure per farla. Si può essere più stupidi?
Nessuno legge nulla, né i critici sui giornali, che sono credibili come una lumaca centometrista, né i blogger, né i giurati di noti e meno noti premi.
E poi chi legge poi legge?
Chi legge nemmeno legge più. Una contraddizione in termini? No, perché ci sono molte persone che sanno leggere ma non riescono a comprendere il significato di due righe semplici e chiare. In un precedente articolo postato su questo blog, esattamente qui, ho scritto di non essere d’accordo con la censura esercitata alla Fiera di Francoforte, nei confronti di un libro della Shibli che parla di una violenza contro una donna palestinese. C’è stato qualcuno che ha commentato dicendo che il mio articolo sarebbe “blasfemo”. Ha usato proprio questa parola senza motivarla, dicendo che se motivasse non potrei capire e iniziando a citare a valanga vari autori e cose prese dalla rete. Ma leggetelo, è spassoso:

Fai intendere tra le righe che gli israeliani ( o forse solo i soldati?) siano un ammasso di stupratori o forse sei talmente ingenua e candida d’animo da non arrivare a capire come si interpreti facilmente quello che credi di aver inteso comunicare con tutta quella solfa sui poteri forti e la congiura pluto-sionista o credi davvero che tutti avrebbero concordato che quella congiura avrebbe riguardato solo alcuni stupratori che avrebbero indecorosamente indossato una divisa israeliana o fossero indegnamente membri dell’esercito israeliano, ma comunque sempre detestabili ebrei sionisti, e niente avrebbe avuto a che vedere con la popolazione di Israele? Ho preso ad esempio gli italiani, ma allora tanto vale prendere ad esempio gli amorevoli, gentili e premurosi palestinesi e, perché no, già che ci siamo, anche gli inglesi.
Da ’Gender Equality and Women’s Rights in Palestinian territories’
Data on sexual violence, rape and honour crimes are often inaccurate and hard to obtain. Studies report 488 women seeking assistance related to sexual violence between 1996 and 1998, but such numbers do not reflect the scale of assaults, since discussing sexual violence remains a taboo and most cases, particularly of incest, remain unreported. Family violence is seen as a private issue, in which the police might not want to interfere. Criminal data on honour crimes thus varies: MOWA reported 20 cases of honour killings in 2004 (Abu Nahle, Nasser and Kuttab, 2006), while PWRCD cites reports of 46 women killed in the name of honour from 2000-2005 (12 in 2005 alone) (PWRCD, 2010)…

Poi ha citato la Feldman:

While one can easily imagine the security concerns that mobilize certain extraordinary government measures, the everyday work of government continues even (and sometimes especially) in crisis conditions. What constitutes such everyday work is to a considerable degree shaped by the situation itself. Under certain conditions—such as those pertaining in Gaza after 1948—providing daily rations to refugees becomes part of everyday government work. Similarly, in other settings —such as the Gaza of the 1920s — public utilities such as electricity are not part of this field. The terrain explored in this book—a historical ethnography of the civil service in Gaza during the British Mandate (1917–48) and Egyptian Administration (1948–67)—is persistent conflict and ongoing tension as well as ordinary bureaucratic procedures and unremarkable office work…
da un libro di Ilana Feldman, Governing Gaza. A quanto pare sembra che tu dia un nuovo appoggio o conferma a quelli che considerano la matematica un’opinione.

Giuro di non aver capito nulla, soltanto che certi individui parlano a casaccio, commentano citando cose che non c’entrano nulla e non riescono ad elaborare un pensiero originale nemmeno per sbaglio ma soprattutto non capiscono nemmeno quello che leggono. Il mio articolo infatti non parlava affatto di violenza sulle donne e non lasciava intendere alcunché sulle righe, meno che mai generalizzazioni sugli israeliani o altri popoli, anzi era un articolo neutrale, non schierato e contro ogni tifoseria e censura. Invitava semplicemente i lettori a non schierarsi, perché la guerra non è un gioco di società e non parlava affatto di stupro ma di censura oscurantista nei confronti della letteratura.
Dulcis in fundo, il buon commentatore, ha poi citato la Mira che a suo dire pare sia stata tacciata di mitomania, ha citato vari politici italiani, un autore tedesco, insomma di tutto di più, tutte cose che non avevano niente a che fare con il mio articolo, in una confusione assurda, senza alcun senso, attribuendomi cose mai dette, pregiudizi mai esposti, né esplicitamente, né  tantomeno fra le righe.
A questo punto mi domando, ma se anche quelli che si vantano di leggere, non riescono a capire nemmeno due righe scritte con un linguaggio semplice semplice, su una pagina bianca, a che livelli arriveremo? Ai lettori che non leggono, leggono e non capiscono un tubo e citano e parlano per bocca altrui decontestualizzando pezzi di libri a caso, seguendo processi mentali scoordinati e incapaci di sistematizzazione, nonché di comprensione. Quelli che parlano bene chiamano tutto questo analfabetismo funzionale. Siamo messi male. Maa che vuol dire poi “candida prosa?” Che è stata messa in varechina?

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

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