Taziano e il multiculturalismo

Taziano e il multiculturalismo

Taziano e il multiculturalismo

Taziano e il multiculturalismo

Scheletro di epoca romana, credit Mary Blindflowers©

 

Mary Blindflowers & Mariano Grossi©

Taziano e il multiculturalismo

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Che il multiculturalismo fosse esigenza non solo dei contemporanei ma anche degli antichi, è dimostrato ampiamente da uno stralcio di Taziano, autore che nessuno o quasi nomina. Taziano sapeva che i Greci chiamavano Barbaro chiunque non fosse greco. Per questo motivo il filosofo siriano ha ricordato ai Greci che snobbare le altre culture non ha senso, dato che essi stessi hanno tratto la maggior parte delle loro conoscenze in vari campi, da altri popoli:

 

Non è decoroso, o Greci, perseguitare con così grande odio gli stranieri e provare invidia per i loro precetti. Infatti quale ricerca presso di voi non trasse origine dagli stranieri? Ed in effetti degli uomini eccellenti a Telmesso scoprirono la divinazione, che nasce dalle insonnie; i Carii scoprirono il presagio dalle stelle; i Frigi e i più antichi tra gli Isauri, scoprirono gli auspici; i Ciprioti l’arte degli aruspici; i Babilonesi l’astronomia; i Persiani la magia; gli Egizi la geometria; e infine i Fenici la disciplina delle lettere. DUNQUE SMETTETELA DI SPACCIARE LE VOSTRE IMITAZIONI PER COSE SCOPERTE DA VOI! Orfeo vi insegnò l’arte del poetare e del cantare, come pure i riti di iniziazione, i Tusculani di Figline dettero inizio agli Annali scrivendo le storie degli Egizi. Avete appreso a modulare le tibie da Marsia Olimpio. D’altronde senz’altro i Frigi, uomini agresti, escogitarono il concerto delle zampogne. La tromba appartiene ai Tirreni, l’arte dei fabbri ai Ciclopi; e la scrittura delle lettere si deve ad Atosta, una donna, che un tempo aveva regnato sui Persiani, secondo la testimonianza di Ellanico. DEPONETE DUNQUE QUESTO ORGOGLIO, e non ostentate l’eleganza dei vocaboli. Lodatori di voi stessi con l’utilizzo di testimoni e difensori fatti in casa; mentre occorrerebbe che colui che sa aspetti la testimonianza altrui e che gli stessi testimoni concordino tra loro…QUALE COSA EGREGIA INFATTI PRODUSSE LA VOSTRA FILOSOFIA?” Taziano, “Orazione contro i Greci” Biblioteca Patavina tomo II, part 11, pag. 201

 

Ecco il testo in lingua latina:

 

Non decet vos, o Graeci, odio tanto prosequi Barbaros, & ipsorum placitis invidere. Quod enim apud vos studium non a Barbaris traxit originem? Etenim excellentes quidam in Telmeso viri, divinationem, quae ab insomniis fit, invenere: Cares praesagium ex syderibus: Phryges, & Isaurorum antiquissimi auspicia: Cyprii haruspicinam: Babylonii astronomiam: Persae magiam: Aegyptii geometriam: Phoenices Denique literarum disciplinam. ERGO DESINITE IMITATIONES VESTRAS PRO INVENTIS USURPARE. Siquidem poeticae studium e canendi docuit vos Orphoeus, sicut etiam initiatorios ritus: Tusculani Figlinae: scribendis historiis Aegyptiorum Annales initium dederunt. A Marsya e Olympo tibiarum modulationem didicistis. Phryges autem utique homines agrestes fistulae concentum excogitarunt. Tuba Tyrrhenis, fabrilis ars Cyclopibus: Atostoe mulieri, quae Persis olim imperavit, Hellanico teste, epistolarum conscriptio debetur. REMITTITE IGITUR FASTUM ISTUM, neque verborum, elegantiam ostentate; vestry laudatores, domesticis testibus e defensoribus adhibitis: cum oporteret, illum qui sapit, aliorum expectare testimonium, ac testes Ipsos inter se consentire… QUID ENIM PHILOSOPHIA VESTRA PRODUXIT EGREGIUM?

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

 

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