
Ragnatele, credit Mary Blindflowers©
Fluò©
Il mainstream dentro il mainstream
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Il mainstream dentro il mainstream che finge di non essere mainstream (Mary Blindflowers).
Un gioco di parole?
Ma no, è una verità assodata che gli assoldati nel reparto autori che pubblicano nella grossa editoria ma che non arrivano all’uva più ghiotta, ad un certo punto fingano di essere alternativi, liberi, indipendenti e che fanno? Iniziano a rotta di collo a criticare. Dicono la verità, che il premio Strega è fuffa già decisa; che gli scrittori di partito che stanno sempre in tv, non sono nemmeno scrittori; che molti validi scrittori non accederanno mai allo Strega o ad altri premi prestigiosi già decisi; che più si è mediocri più si ha successo, etc. etc. etc. Tutto vero, non fa una piega. Non ci vuol molto a capirlo, in realtà, è un fatto così chiaro che occorre essere ciechi o deficienti per non accorgersene, oppure non leggere nulla.
Detto questo, però, che alternative propone il sedicente scrittore libero ma pubblicante coi grossi?
Ai titolati più in oppone i suoi compagni di merende, altri scrittori, sempre mainstream o caduti in disgrazia per aver parlato troppo, oppure mediamente considerati, rispetto ai più sbandierati scribacchini di partito.
Molti scrittori di scarsa fortuna esprimono sincera ammirazione per chi, dentro il mainstream finge di essere libero e credono davvero che sia libero.
Ma un dubbio sorge. Lo è veramente? Voglio dire, siete davvero certi che il sistema permetta che nel suo interno qualcuno possa fare come gli pare senza essere punito con l’immediato oblio?… (Continua su Destrutturalismo n.6).
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti