Tarocchi Cosmogonici, prima edizione

Paolo Durando, Tarocchi Cosmogonici

Tarocchi Cosmogonici, prima edizione

Paolo Durando, Tarocchi Cosmogonici

P. Durando, Tarocchi cosmogonici, Thinking Man 2023, credit Antiche Curiosità©

 

Product details
ASIN ‏ : ‎ B0BS8SJDCZ
Publisher ‏ : ‎ Thinking Man (January 14, 2023)
Language ‏ : ‎ Italian
Paperback ‏ : ‎ 102 pages
ISBN-13 ‏ : ‎ 979-8373777391
Item Weight ‏ : ‎ 6.3 ounces
Dimensions ‏ : ‎ 5.5 x 0.24 x 8.5 inches

 

Tarocchi Cosmogonici, disponibile su Amazon , è una raccolta poetica di Paolo Durando con illustrazioni a colori di Mary Blindflowers. È dedicata agli arcani maggiori dei Tarocchi, intesi come “alfabeto generativo” della cultura occidentale, costituendo archetipi che, nella loro espressione medievale, attingono a simboli e vissuti che si perdono nella notte dei tempi.
Alle poesie dedicate a ciascuno di essi seguono quelle che si ispirano ai loro accoppiamenti fondamentali, in cui i significati si implicano a vicenda, potenziandosi. In questo ho tenuto conto della successione “inglese” degli arcani, quella sancita dal mazzo Rider-Waite, in cui La forza è l’ottavo e La giustizia l’undicesimo, non viceversa.
Le “frittate cosmogoniche”, infine, possono essere considerate un’allegoria semiseria su quanto, “dietro le quinte”, presiede ai simboli dei Tarocchi e alla nostra avventura in questo universo. Si tratta di testi prodotti in occasione di alcune mostre trans-disciplinari, in cui, tramite il personaggio paradadaista “Donna con frittata”, venivano messe in gioco anche opere visive e performances.
Il punto di partenza è l’uovo, da sempre associato, con l’acqua, alla creazione. Basti pensare che, secondo gli antichi Egizi, il dio Sole uscì da un grande uovo sorto dalla fusione di creature di un oceano immerso nel buio e nel silenzio. Anche per i Pigmei l’universo era nato dalle uova deposte da un’enorme tartaruga che nuotava nelle acque primordiali…

Dal gioco-carte colorate ai disegni di Jacopo da Sangramoro, incaricato di dipingere i Trionfi su preziosa carta per la duchessa Bianca Maria d’Este di Ferrara; da Michelino da Besozzo e Bonifacio Bembo fino ai “Tarocchi del Mantegna”; dalla terapia tarotica suggerita da Jodorowsky come utile strumento per psicanalizzarsi meglio fino agli archetipi simbolici di Jung, in grado di influenzare dinamiche collettive e individuali; dal set di carte oracolari d’artista di matrice dalidiana o gaudenziana fino alle innumerevoli pubblicazioni a tema, i tarocchi non smettono di esercitare un certo fascino ammaliante nel mondo dell’arte, degli artisti e della psicanalisi a causa di tutto il repertorio inesausto e inesauribile di simboli che si portano inevitabilmente appresso, per cui anche Paolo Durando ed io ci siamo cimentati con strumenti diversi, alla descrizione di una parte della realtà dei tarocchi. E ci siamo soffermati su quelli che vengono comunemente definiti Arcani maggiori e che nella cartomanzia, vengono usati per “una lettura rapida” e meno complessa rispetto all’utilizzo di tutte le 78 carte.
I tarocchi diventano così occasione per viaggi interstellari molto “umani” in cui mentre si viaggia si pensa e si vedono situazioni, coazioni a ripetere, saggi e matti che giocano a nascondino dentro un mondo depauperato, sciolto in decomposizioni e ricomposizioni in cui prevale l’egoismo di bocche fameliche, concentrate su particolari interessi dove fremono gli zombie e i parassiti di ogni sorta, ad invadere il futuribile, il possibile, occupando spazi non di competenza, calando grevi sul sogno e sulla fantasia interrotta dalla realtà dei fatti. Questi nostri tarocchi sono dunque oniricamente e surrealmente destrutturalisti, semplicemente perché mostrano porzioni di sogno conficcato nel reale così come le frittate cosmogoniche in cui dalla padella si viaggia verso la supernova del sé e dell’altrui, del simbolo personale che si fa sintesi di universale cosmico, insignificanza di uomini e donne persi nelle galassie del molteplice sognando lo svago delle possibilità attraverso la cucina ideale e bislacca del principio originario, quell’uovo primordiale che è un ritorno al passato già futuro…

 

DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

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