
Storia delle Conchiglie, Buffon, 1822, credit Antiche Curiosità©
Storia delle Conchiglie, Buffon
Mary Blindflowers©
.
Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon (Montbard, 7 settembre 1707 – Parigi, 16 aprile 1788), naturalista di stampo illuminista, è noto soprattutto per la sua Storia Naturale, titolo originale Histoire naturelle, générale et particulière, avec la description du Cabinet du Roi, pubblicata in Francia tra la metà e la fine del Settecento.
L’opera ha avuto tanto successo e varie traduzioni e ristampe anche in italiano. In particolare a Piacenza, Dai Torchi del Majno, 1822, vengono stampati, per la serie La continuazione della storia naturale di Buffon, tra gli altri, anche dei tomi sulle conchiglie e di questi parlerò nelle righe seguenti, in particolare del primo tomo: Storia naturale delle conchiglie contenente la loro descrizione, le abitudini degli animali, che rinchiudono, e loro usi, con disegni tratti dal naturale di L.A.G. Bosc. Membro della Società di Storia Naturale di Parigi, Bordeaux e Brusselle; della Società Filomatica di Parigi, della Società Linneana di Londra, e dell’Accademia di Torino. Recata in lingua italiana dal sign. D. A. Farini già professore di Matematica Elementare con Note ed Aggiunte.
La prima cosa che si nota nel frontespizio dei libri antichi è lo sciorinamento del titolo di chi illustra e di chi scrive, una sorta di curriculum compresso, pratica che oggi è stata trasferita meno pomposamente in quarta di copertina, sia perché il curriculum non conta più nulla e sia per alleggerire il titolo a fini commerciali.
Il tomo I di quest’opera è una introduzione di 311 pagine. Lo studio delle conchiglie è chiamato “Conchiologia”.
L’autore precisa sin da subito che, nonostante per diletto non ci sia uomo che non sappia cosa sia una conchiglia né ragazzo che non abbia preso il guscio di una lumaca, ammirandone la singolarità della conformazione, la Conchiologia, tra le scienze, è quella che ha fatto minori progressi, dato che alcuni ignoranti hanno fatto di tutto per classificarla tra le scienze inutili, “più futili della storia naturale”. Anche i Greci e i Latini avevano nozioni: “molto indeterminate intorno alle conchiglie; Trattati in cui sono riunite in un modo il più sconnesso; o Metodi ridicoli, fondati sopra principj, che non ha relazione con le conchiglie, come a dire i luoghi che abitano, le proprietà scoperte in esse, e le virtù meravigliose che il volgo attribuiva ad alcune tra loro” (pp-6-7).
Si aggiunge che prima che lo studio delle conchiglie diventasse una cosa seria, ci sono voluti secoli di storia… (Continua su Destrutturalismo n. 3).
.
DESTRUTTURALISMO Punti salienti