Incredibile intelligenza del gatto

Incredibile intelligenza del gatto

Incredibile intelligenza del gatto

Incredibile intelligenza del gatto

L’incredibile intelligenza del gatto, Newton, 2016, credit Antiche Curiosità©

 

Mary Blindflowers©

Incredibile intelligenza del gatto

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John Bradshaw, L’incredibile intelligenza del gatto, Newton Compton Editori, serie Grandi Manuali Newton, 2016, è un libro totalmente inutile. Chi possiede un gatto infatti non troverà che luoghi comuni e cose stranote ammonticchiate insieme in oltre trecento pagine di fuffa fritta e nulla ritinto.
La prefazione inizia con una domanda geniale: Che cos’è un gatto? L’autore risponde che il gatto è sfuggente, che ha condiviso la casa con diversi gatti, che ha trovato una casa a gatti senza padrone, che fin da quando era bambino trova affascinanti i gatti… Sì, ma al popolo? Insomma sembrano discorsi da bar dello sport non da ricercatori e biologi. L’autore che in quarta viene definito fondatore de l’Anthrozoology Institute che, a quanto pare, ha fama mondiale, con sede presso l’università di Bristol, dice di aver studiato il comportamento dei gatti per ben oltre 25 anni. Francamente mi aspettavo qualcosa di più e invece cosa trovo? A parte la veste editoriale appena passabile (Newton non è noto per la veste elegante e curata) giustificata però da un prezzo molto popolare, potete trovare una sequela di banalità. E si parte pure da lontano per sciorinarle per bene come pannicelli stesi al sole. Niente po’ po’ di meno che dalla preistoria.
La carrellata storica è veramente deprimente, adatta ad un bambino delle elementari sia come stile che come contenuto. Inutili parole su concetti e frasette pleonastiche e scontate la fanno da padrone:

 

I gatti domestici, anche se cresciuti liberi e costretti a cavarsela da soli, raramente sono cacciatori abili come i gatti selvatici… I gatti come animali da compagnia sono oggi diffusi in tutto il mondo, ma come si siano trasformati da selvatici a domestici rimane un mistero… Certo siamo noi ad offrire al nostro gatto di casa il suo cibo, del tutto o in parte, ma anche sotto questo aspetto i gatti sono diversi. La scienza li classifica come carnivori obbligati, animali cioè che per stare bene devo avere una dieta in prevalenza a base di carne. Perché una gatta possa riprodursi con successo, deve avere a disposizione carne in abbondanza, soprattutto a fine inverno, quando si prepara ad andare in estro, e anche durante la gravidanza… I gattini sono così delicati nelle loro prime settimane di vita, che la loro sopravvivenza dipende quasi per intero dalle capacità della madre… L’abilità sociale più importante da apprendere, per un gatto che sta diventando domestico, non è, naturalmente come interagire con gli altri gatti (anche se è certamente utile) ma come interagire con gli umani…

 

A metà lettura già non ne potevo più di leggere ovvietà che trovo stancanti, ripetitive e inani per l’intelligenza di un lettore propriamente non ritardato. E se un libro non ti comunica qualcosa, non stimola la curiosità, credo serva a ben poco.
Mi chiedo talvolta se gli editori leggano veramente ciò che pubblicano oppure se copincollino semplicemente il tutto dopo aver fatto correggere i refusi. Che fanno, impaginano e via? Poi buttano sul mercato l’oggetto per la vendita come si fa con le patate?
A che serva il libro di Bradshaw io non saprei dire, so solo che anche la manualistica, nonostante non sia saggistica molto approfondita, dovrebbe aver un suo scopo, ossia istruire il lettore e fargli capire delle cose che normalmente non si sanno.
La vantata esperienza trentennale dell’autore ribadita anche nelle conclusioni finali, lascia sconcertati, considerando il basso livello del testo, lo stile elementare e sempliciotto con cui si espongono logorroicamente concetti che potevano essere risolti in poche pagine evitando la mattonata strategica e riempispazi juste pour écrire quelque chose. Insomma lo sappiamo già anche se non siamo biologi che il gatto mangia la carne, che gli egiziani imbalsamavano i gatti, che le madri gatto insegnano fin dai piccoli ai gattini cosa fare, etc. etc. Non è che occorra un libro di ben 380 pagine più ringraziamenti finali per sapere queste cose.
Oltretutto in parecchi punti si ripetono pedissequamente gli stessi concetti fino allo sfinimento.
Noioso dunque, carta sprecata, usatela per lavare i vetri, almeno sarà servita a qualcosa.

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