Armonia fredda, credit Mary Blindflowers©
Paolo Durando©
Si riformano nodi, crepe
.
V. IL PAPA
La paura di deviare
o di sentire la propria fortuna,
l’ambiguo piacere dell’io,
induce lontano lo sguardo,
ma secondo un’unica direzione.
Lo spirito è sapere.
Insegna l’aldilà
come un capo indiano,
ma più implicato.
Crogiolo che al centro dirime.
VI. GLI AMANTI
In un pianeta agli albori
tuffarsi nell’abbraccio dello specchio.
Cos’è la pelle dell’altro?
Riconfigurando il mio pensiero per aderirlo al tuo,
faccio coincidere i nostri confini.
Non siamo più interamente noi,
in questa trappola dell’Uno nel due,
la favola bella che ci illuse.
VII. IL CARRO
Lasciarsi alle spalle la periferia.
Vettore.
Occhi fermi distolti dall’uggia.
Le reclute renitenti,
le silfidi, gli arconti,
i pacati e gli alati,
tutti pronti per sempre
a partire ricomposti per Citera,
ultima versione e falange
dell’ultima Thule.
VIII. LA GIUSTIZIA
Armonia fredda
dell’approccio simmetrico.
Non per tutti una parte è una parte.
Per qualcuno magari è tutto.
Perché tendere e affilare ogni volta le spade?
In nome del movimento
le persone, la natura, il destino
devono essere parziali.
Si riesce talvolta a spostare un tassello,
a rendere più omogeneo l’impasto
ma poi si riformano i nodi, le crepe.
La grana della quotidianità è imperfetta.
E l’unica tendenza oggettiva, inverata
è verso l’entropia.
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti
