Sozi, Racconti per intellettuali puri

Racconti per intellettuali puri

Sozi, Racconti per intellettuali puri

 

Le pigne, credit Mary Blindflowers©

 

Di Lucio Pistis & Sandro Asebès©

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Racconti per intellettuali puri

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In giornate uggiose come queste di inizio autunno il nostro amico Lucio cerca di stimolare il nostro umore di senescente depresso con la lettura di racconti ameni e solari quali quelli, direbbe lui a tutta prima, redatti da Sergio Sozi e, incuriositi dall’input del vecchio sodale, ci siamo accinti a deflorarne le pagine della silloge narrativa che ha un titolo veramente invitante (“Circo meccanico- Racconti umoristici (o quasi)”); abbiamo dato una scorsa all’indice e ci è pure piaciuta la simpatica incongruenza del primo titolo della raccolta, quella che si trova davanti nell’elencazione e che, antiteticamente alla sua collocazione, si chiama “Dietro”, così ne abbiamo cominciato la lettura, giudicandola a prima botta foriera di stimoli invitanti al rasserenamento delle nostre ubbie da stagione caduca: vi si parla di imbarcazioni, di Portofino… di ricchi principi arabi che detestano le donne e amano sfrenatamente il lusso ma parlano un gergo a metà strada tra un delinquente di borgata e un finto intellettuale decaduto, insomma quasi quasi abbiamo acceso il lettore CD per modularlo sulle note della mitica “Sailing”… poi ha preso subito il sopravvento la greve pedanteria filologica che ci opprime dall’infanzia e siamo ripiombati nel malessere leggendo dopo poche righe:

  1. lo stridore tra le due informazioni”: non è registrata in alcun vocabolario della lingua italiana un’accezione figurata per questo termine, che rimane riferito ad un àmbito essenzialmente meccanico, indicando il rumore di qualcosa che stride, oltre ad un’antiquata sinonimia con il freddo o il caldo eccessivo; l’autore si mostra immediatamente in linea col suo titolo, diremmo che è lessicalmente umoristico; avrebbe voluto dire il contrasto, la contrapposizione tra le due informazioni;

  2. ʽʽContatti d’affari, bellezza, monumenti e templi, sia pagani che cristiani.ʼʼ – Traslitterando: quattrini, donne, musei e chiese”: andrebbe sostituito con traducendo; traslitterare significa usare i caratteri di una lingua diversa (il latino per esempio) per riprodurre e rendere comprensibili parole scritte con altri caratteri (cirillici, greci, arabi) a gente ignara di quelle lingue, trascrivere usando un sistema alfabetico diverso dall’originale;

  3. femminame” è un neologismo di difficile gradevolezza; non viene registrato in alcun dizionario dove abbondano parole col suffisso –ame per indicare una valenza spregiativa ad entità astratta o concreta di natura collettiva (ciarpame, carcame, cascame, ecc.) , ma questa non si è mai sentita;

  4. affinché il loro altolocato padrone potesse presto mettere piede, per la seconda volta in vita sua, sul suolo italiano. L’altra volta, quattro anni prima, era dovuta all’acquisto dello yacht stesso”: in un periodo narrativo tutto organato sulle azioni imperfettive, quando si fa un flash su un’azione pregressa, non la si può formulare con lo stesso tempo; qui sarebbe richiesto un trapassato remoto ovvero prossimo (fu dovuta ovvero era stata dovuta): l’altra volta poi è un colloquialismo deprimente! Occorrerebbe scrivere “La volta precedente”;

  5. “Stiamo per scendere a Portofino cara”. Il complemento di vocazione va inscritto in due virgole, una che precede e l’altra a chiusura dell’invocazione; scritto così quel “cara” sembra un attributo di Portofino cui sta troppo attaccato; l’asindeto che lo separi è assente! “Elegante fuori, il giovane arabo, ma arsenale dentro”: singolare la congiunzione avversativa per sceverare un sostantivo da un aggettivo; di regola la diversificazione è tra parti del discorso omologhe, verbo con verbo, sostantivo con sostantivo. (È potente nella progressione, ma lento nello scatto; ho già mangiato, ma assaggio volentieri un pezzo di torta; Vorrei uscire, ma sta piovendo; provai ad accendee la lampadina, ma non funzionava; è un ottimo progetto, ma non abbiamo soldi per sostenerlo; era impegnato, ma decise di mettersi a giocare con il figlio). Queste le serie di esempi con la congiunzione avversativa riportati dalle grammatiche moderne; non c’è mai promiscuità di elementi a contrasto;

  6. “Chi fumando chi immobile”, anche qui si avverte la mancanza dell’asindeto a punteggiare la sequenza dei pronomi misti in funzione di soggetto (dire chi fuma, chi beve, equivale a dire alcuni fumano, altri bevono, e l’elencazione soggettivale va sempre marcata dalla virgola separativa).                                                                                         

Ho telefonato a Lucio per riempirlo di improperi, quando ha proposto di avanzare con la lettura del secondo racconto. Non me la sono proprio sentita di continuare a leggere un autore che nel giro di una pagina o poco più commette orrori lessico-semantico-sintattici. Non siamo riusciti più a concentrarci sulla sostanza, sul contenuto dei racconti del buon Sozi… abbiamo bisogno per andare avanti di un contenitore che racchiuda, nomen omen, meno castronerie grammaticali, e trame più consistenti, meno inverosimili, e che facciano meno acqua da tutte le parti, come dicono i signori acculturati. Siamo affogati in uno stile disomogeneo, sgranato, che, a tratti, cerca di raggiungere vette pseudo-dotte ricercando maggiormente il linguaggio, a momenti sfiorisce miseramente in un gergale del tutto slegato dal contesto, privo di vibrante significato e che assume il sapore di una terribile e impacciata posa manieristica.

Che il buon Sozi, il quale dichiara di scrivere per soli puri intellettuali, gli unici capaci di comprendere le vette della sua arte, abbia pubblicato i suoi capolavori letterari anche con editori medio-grossi e vanti una carriera letteraria fatta di collaborazioni con giornali e gazzette, non ci impressiona né ci meraviglia più di tanto. Resta la consapevolezza di aver letto un pessimo autore, uno dei tanti miracolati delle logiche italiote che pettinano i capelli alle bambole e chiamano re il principe del sé.

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https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

https://www.youtube.com/watch?v=w854FbDn3Fc

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