di Mary Blindflowers©
Paese di cubi perfetti,
coi denti stretti e neri squadrati
in aguzza percezione di grigio
esistenziale totale.
Incastri per menti
alienate senza lavoro finito.
Luogo predisposto
alla manipolazione globale,
mito perduto
e imbibito di pirite lucente.
Ma chi l’ha detto
che dobbiamo vivere
per lavorare?
Bollite apatie illividite,
luna crescente
dentro residui di stella cadente
e piangente
sopra un riflesso plurioculare.
L’unico senso sarebbe
ammutinare ogni senso.
(2015)