Di Mary Blindflowers© Lo scrittore chiuso dentro la sua stanza ovattata, al coperto, lontano dai fumi della storia, distante dal suo tempo, dal sole e dalla pioggia; lo scrittore solitario che medita su concrezioni astrali, sullo spazio tra cucina, salotto e bagno, concepito nella sua mente come metafisico e “la sola cosa che […]View post →
Di Mary Blindflowers© Nacqui nel 6350, salendo i 108 scalini del niente manifestato, e mai universalmente cancellato. E risorgetemi le mani, sono nove con tre dita ad arto, e risorgetemi le piume in echi di angeli ceduti al posto della carta per conservare i panettoni di scarto. Non ho dei né padroni, non ho cieli […]View post →
Di Mary Blindflowers© Dovendo fare delle ricerche sul rapporto uomo-animale in relazione a taluni aspetti magico-rituali e sciamanici, mi sono imbattuta per caso in un libro dal titolo interessante: Il codice degli animali magici, pubblicato da De Vecchi. Il libro viene venduto incellophanato. Il cellophan con la scusa di preservare l’integrità del testo, cela […]View post →
Di Mary Blindflowers© Tempo fa per scrivere uno dei miei saggi mi sono dovuta recare alla Biblioteca Nazionale centrale di Roma. Avevo bisogno di consultare un antico libro sulle galee. Feci richiesta. Risposero che il mio documento di identità non sarebbe bastato, occorreva anche un altro documento, un foglio con la firma di un […]View post →
Di Mary Blindflowers© L’arte per sua stessa definizione dovrebbe sfuggire alle etichette, ai luoghi comuni, al buon senso imposto da un potere più o meno feroce e più o meno occulto, dovrebbe superare le strategie di persuasione di massa, gli automatismi della psiche, la desensibilizzazione al dolore tesa verso una non-umanità. E compito essenziale e […]View post →