Altezza Reale, mi consenta

Altezza Reale, mi consenta

Altezza Reale, mi consenta

Altezza Reale, mi consenta

I sudditi, credit Mary Blindflowers©

 

Giuseppe Ioppolo©

Altezza Reale, mi consenta

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Primo cameraman

Focus su Buckingham Palace, Queen’s Gallery.

Grancallo I dei Windsurf:  «Eccellenza, sono molto dispiaciuto di doverle annunciare che, Kate Pinkerton, la principessa umana e democratica, è stanca, vorrebbe esseve lasciata in santa pace».

Lamberto Ruspella II dei Savoiardi: «Orrove! Avere sempre detto a Sua Altezza: “Troppo democratica… Principessa.  Una vera Reale non deve stave mai troppo vicina a popolo”».

Grancallo I: «Eccellenza Ruspella dilettissima, mi consenta,  tutta invidia la Vostra! Popolo amave principessa pevché principessa esseve una di popolo».

Lamberto Ruspella: «No… cavo Grancallo, la nostra esseve sinceva preoccupazione per sorti di monarchia… Monarchia esseve Istituzione… I reali non esseve una qualsiasi famiglia di popolo… Loro esseve Reali… in vene di reali scove sangue blu. Cosa esseve questo mischiarsi, approssimarsi a popolo di cafoni… Bisogna teneve distanze. Sempre!»

Grancallo I: «Fovse è come dice l’Eccellenza vostra, ma noi voleve stave lo stesso vicino a principessa, perché principessa amata da tutto popolo. Vostra esseve tutta invidia… vostra Casa Reale odiata da popolo».

 

Il savoiardo dei Ruspella inghiottì amaro, anche se non si è ancora ben capito come un savoiardo possa inghiottire e non essere inghiottito. Il sostenitore dei Windsor capì che al momento aveva chiuso la partita a suo favore.

Poco dopo, Windsoriani e Savoiardi, pur guardandosi in cagnesco applaudirono la principessa che, in look popolare, affacciandosi al balcone del Buckingham Palace salutò il popolo dei sudditi coglioni, dicendo:  «Vi amo tutti… ma ora devo farmi i fatti miei!»

Veramente quest’ultima cosa la disse quasi sibilandola tra le sottilissime labbra, tanto che nessuno la riuscì a percepire se non come il ronzio d’una zanzara fastidiosa prima di tuffarsi sulla preda e succhiarle il sangue.

Lo scroscio degli applausi fu invece dirompente e nell’aria risuonò il canto dei sudditi: “Viva la principessina… lunga vita alla nostra futura regina».

 

Secondo Cameraman

«Ma dove caspita devo dirigerlo st’obiettivo che qua c’è scritto “villaggio globale”? Mah! Mentre qualcuno me lo spieghi, io zumo questo tazebao:

“PROLETARI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI: mentre  i potenti della terra programmano la distruzione dei tre quarti dell’umanità, i media del globo terrestre al loro servizio, dividono il mondo in “INVIDIOSI E CATTIVI” contro “GENEROSI E BUONI”, mai che si ricordassero di dividerlo in “POVERI e RICCHI”, “LAVORATORI e SFRUTTATORI”, “CAPITALISTI e PROLETARI”».

Regista

 «Ma che ti prende? Togli immediatamente lo zoom da quel tazebao che qua avviano immediatamente le procedure di licenziamento e dove lo trovo un altro lavoro come regista che di regia non capisco na cippa!»

 

Narratore (che sarei io)

E  mentre questo accadeva negli studi ovattati d’un network radiotelevisivo, nella piazza globale presidiata dai Canpartito e dai Canarmato, improvvisamente si sentì esplodere come un boato sordo che rintronò nelle orecchie dei sudditi del mondo.

Si trattava del “petopartito” dal fondo calzoni del Bidone più potente e fetente del globo terracqueo. Il puzzo micidiale si diffuse tra le piazze ed i vicoli del globo, inerpicandosi tra le narici dei sostenitori della monarchia autoritaria e distante dal popolo e quelle dei sostenitori della monarchia democratica e vicina al popolo.

Poi fu tutto un fuggi fuggi per cercare di guadagnare l’uscita e mettersi in salvo da quel puzzo acre e cadaverico che sapeva di morte e portava la morte. Ma, qualcuno, a loro insaputa, aveva chiuso le porte e le finestre blindate del villaggio globale.

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

Giufà

 

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