I poetini di Ciufrù
Mary Blindflowers©
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Fiera in coniglio
Che fai, fiera in coniglio,
scocuzzolata, idea d’artiglio fesso,
mi vieni a pigiar coi piedi e con l’appiglio
la marmellata, adesso,
in casa?
Siedi e pensi che ogni foresta sia la tua
mentre ti lamenti abrasa col branco della bua?
Prego, palloncino, sgasa
che pispiglio le minime vocine
delle tue sterili poesine
nel morticcio guasto
dell’impasto riccio
da capriccio senescente.
Non vedi che non siamo niente?
Che t’agiti e ti pertichi da sola?
E nonostante i pasti caldi giù all’ospizio
non perdi il vizio di menar per l’aia
né di evitare gaia querulonia
dell’inclinazione sperticata
alla fandonia in fiera
mezza imbracata e mezzo zanzariera.
Che dire di voi pregiati letterati
lodanti e ben lisciati
come cicerchie in ghiera,
incravattati e pinti
ma finti come la plastica di Ikea?
Fate venire la diarrea!
I poetini di Ciufrù
Se smottamento poi ci fu
nel sottobosco dei poetini di Ciufrù,
nessuno lo sentì,
pipìpipìpipì,
lo zufolar feroce sulle lande
ch’erano ghiande per porcelli
uniti, scambia cestelli
per ceselli e rime
nei castelli delle fatine piaggiaprime,
dove ci si scaghetta e si deprime
il senso d’ogn’io penso
con ricognizione,
per rivestirsi d’egotica menzione.
Inchini, minuetti, medagline,
laboratori da becchime
saltini e ovetti con lenticchie
in parolai e vespai,
guai a chi non c’è
e non presta orecchio d’orze al ciangottio,
soltanto perché non si crede dio.
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti
Ma dai! Ahahahahah…. Così, fossero che solo moribondi, li uccidi una volta per tutte…
Sono già morti in realtà solo che non lo sanno…