Dialogo sulla fenomenologia eroica

Dialogo sulla fenomenologia eroica

Dialogo sulla fenomenologia eroica

Dialogo sulla fenomenologia eroica

Cancelli, credit Mary Blindflowers©

 

Mary Blindflowers & Roberto Marzano©

Dialogo sulla fenomenologia eroica

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Herezulo: Caro Italo, hai saputo l’ultima per cui si discute e si litiga in tutta la città?

Italo: No, Herezulo, quale?

Herezulo: Un uomo di colore viene ucciso al centro di una piazza, in pieno giorno, in pochi minuti da un energumeno. Il filosofo sul giornale grida allo scandalo perché i passanti non sono intervenuti.

Italo: Ma come lo ha ucciso?

Herezulo: Lo ha aggredito e lo ha finito con la stampella che la povera vittima aveva con sé perché disabile.

Italo: E nessuno è intervenuto?

Herezulo: No, nessuno. Che pensi?

Italo: Penso che non si possa assistere a una scena simile senza intervenire in qualche maniera. Ma dove siamo arrivati? Io non sarei stato certamente lì a guardare! Che vergogna! Che scandalo! Siamo bestie, bestie!

Herezulo: Dunque fai parte della schiera degli interventisti? Molto alla moda, si interviene sempre nel nostro Paese, in guerra, nei fatti privati, tutti eroi, pronti a combattere, nei salottini. E usi un verbo che ti include, anche: “siamo…” Il comune cittadino dovrebbe secondo te e secondo il giornale, intervenire per salvare un altro cittadino mentre viene ucciso o aggredito.

Italo: Certo che sì!

Herezulo: E tu cosa avresti fatto? Come fisicamente avresti difeso il malcapitato? Gli avresti dato la ciabatta del nonno sul capo? O il catetere sulle gengive? O il vasino da notte sui bip?

Italo: Non è detto che sarei intervenuto fisicamente, tra l’altro non sono per niente in forma. Ho un ginocchio malandato. Ma avrei cercato in tutte le maniere, perlomeno gridando, di far sì che l’aggressione avesse fine.

Herezulo: Pare che abbiano gridato, ma non è servito a nulla. L’assassino non ha desistito.

Italo: Sì, ci credo. Ma in attesa delle forze dell’ordine, non si poteva restare a guardare o magari, come ha fatto qualcuno, a gustarsi la scena!

Herezulo: Siamo sicuri che sia andata veramente così? Che qualcuno veramente abbia provato gusto nel vedere uccidere un uomo? Tu eri lì? No e nemmeno io, dunque come puoi dire questo? Come puoi giudicare sulla base degli scarsi dati fornitici da una informazione men che mediocre?

Italo: Lo immagino! Perché, per qualcuno, il vedere massacrare un uomo di colore potrebbe essere quasi un sottile piacere!

Herezulo: Stai dando una tua interpretazione personale, tu immagini, è una soggettiva fantasiosa del fenomeno, ma di fatto tu non conosci chi stava lì, né sai minimamente quali sentimenti gli si sono agitati dentro. È un processo alle intenzioni che i giornali propagandano e monopolizzano a fini politici e distrattivi. Così si inganna il popolo, costruendo teorie basate su dati inesistenti. Che dati abbiamo? Un uomo di colore ucciso da un bianco già noto per essere violento, dei passanti che hanno visto un omicidio consumarsi in pochi minuti. Qualcuno ha filmato la scena, ma noi sappiamo se qualcuno dei presenti abbia chiamato le forze dell’ordine? Sappiamo forse in che condizioni fisiche fossero i presenti? Facciamo finta di essere noi due passanti e di vedere la scena. Che potremmo fare per non essere considerati vigliacchi dalla pubblica opinione e dai filosofi di Stato?

Italo: Se non posso far nulla, me ne vado!

Herezulo: Perché vai via? Per non vedere? Per non subire l’onta di sentirti in colpa? Ma hai pensato che se tu che con un ginocchio malandato e io che ho la forza e il peso specifico di un piccione, non possiamo far nulla, forse non è colpa nostra?

Italo: Certo che non è colpa mia! Ma il sangue che ribolle per tanta violenza mi spinge ad intervenire in qualche modo. Anche se è del tutto inutile…

Herezulo: Intervieni gridando o andandotene o facendoti massacrare dall’energumeno, per dimostrare di essere un eroe?

Italo: Non sono un eroe.

Herezulo: Nemmeno io, ma ti sei chiesto perché la stampa vuole che lo diventiamo?

Italo: Non so.

Herezulo: Perché un bel martire sta bene su tutto, specie in campagna elettorale così non si parlerà che di lui, si guarderà il dito anziché il cielo. Vedi qualcosa lassù?

Italo: Non vedo nulla.

Herezulo: Sforzati Italo, guarda meglio.

Italo: Ma dove?

Herezulo: Un po’ più sotto delle stelle, un po’ più sotto della luna, ma comunque abbastanza in alto. Il problema è là, mentre noi guardiamo di qua e diamo la colpa a Italo e Herezulo, ossia a noi stessi per non essere eroi, lassù gozzovigliano. Purché non vediamo nulla di ciò che fanno, ci distraggono e scaricano la colpa su di noi.

Italo: Sicuramente… Il sistema che genera odio e violenza. Il popolo è impaurito sempre di più da un’informazione monocorde che spinge sempre nella stessa direzione. A un popolo impaurito puoi far fare quello che vuoi e generi il bisogno di un “uomo forte” che risolva la situazione. E di “uomini o donne forti” ce n’è più di uno all’orizzonte.

Herezulo: Il popolo ha bisogno di eroi, e li cerca tra noi poveracci, mentre lassù si divertono a pisciarci in testa!

Italo: Piove infatti!

Heresulo: Governo ladro!

Italo: E assassino!

Herezulo: Puoi dirlo forte! Andiamo che mi fanno male le penne per quanto sono nervoso!

Italo: Sì, rientriamo, e buttiamo il giornale nel cestino della carta straccia.

Herezulo: Che vitaccia!

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