Roberto Marzano©
Poesia incivile, lingua triforcuta
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Lingua triforcuta
Tutte le frottole che srotoli maldestra
lungo i toboga vorticosi che imbocca
la viperina tua lingua triforcuta
m’instillano infinite o più incertezze
sul fatto che tu abbia coscienza
delle fandonie che blateri indigesta.
La segreta (ma non troppo) mia speranza
è che un’afonia perenne ti colpisca
un bello stop urgente e decisivo
ai tuoi sproloqui senza alcun dubbio o sosta
o il cielo, almeno, comprensivo, ti configga
in quel posto una supposta lassativa
che intanto ti costringa a far lo stesso
ma chiusa a doppia chiave dentro al cesso!
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Accidenti
Che un cataclisma nero ti colpisca
gli spigoli degli ossi ti frantumi
a schiaffi ed improperi a scatafascio
e torcerti i menischi anziché il collo.
Che un rutto di rifiuti ti sommerga
ti mozzi secco il fiato fino al punto
di sbrindellar la pleura del cervello
proteso al sciocco vizio di star spento.
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Poesia incivile
Anche se t’illudi nella tua squallida indecenza
malgrado ti nasconda vigliacco e losco
sappiamo bene chi sei e che cosa fai
tu, che appiccichi le caccole umide e filanti
sotto i bordi dei tavoli innocenti
nei bui anfratti delle poltrone stanche
cianciando a vanvera di pulizia e contegno…!
D’uopo sarà, scusami porco, se sarò costretto
la prossima volta che il tuo indice schifoso
s’insinuerà fetente perpetrando l’insano gesto
a fartici trovare, così, come sorpresa
una trappola per topi o, meglio, una tagliola
che argini il torbido tuo vizio per sempre, lo si spera,
o darti tempo per pensarci, altre nove volte perlomeno…
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Dovrò
Disimparare dovrò bon ton ed etichetta
diventar più insolente di una processionaria
tirar stracci nell’aria e calci contro il muro
ormeggiare le mani nelle tasche dell’anima
seminare impetigine in focolai di tigna.
Dovrò levare la forfora dai pettini unti
farne un mucchietto ben consistente
spalancare di colpo le dita e mandarlo
sul tuo sguardo codardo da pesce inquinato.
Dovrò assumere aria in dosaggio elevato
concentrarla ai polmoni con un respiro sicuro
e scaraventarti sul muso il mio bel…
“vaf-fan-culo”!
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti
Certo il bon ton somiglia ad un ricurvo boomerang
per chi gestisce modi da capo di una super gang
e chi di educazione risulta privo e ignaro,
chi col viver civico si abitua a fare il baro
devi trattarlo a modi scevri da quei dei preti,
devi inondarlo a rutti riempiendoli di peti!!!
Grande Mariano… 😉