Fata kiss, vespaio, cura

Fata kiss, vespaio, cura

Fata kiss, vespaio, cura

Fata kiss, vespaio, cura

Fata kiss, schizzo su quaderno degli appunti, by Mary Blindflowers©

 

Mary Blindflowers©

Fata Kiss, vespaio, cura

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Seneca nel De Brevitate Vitae sostiene che nessuno ti leverà gli anni, non si può tornare indietro. “Nessuno ti restituirà a te stesso”. La via intrapresa scorrerà in silenzio e non potrà essere allungata per volontà di popolo o per editto di re. La vita si affretta. Non è tanto la sua brevità ad essere un difetto, quanto lo spreco continuo di tempo nei progetti a lunga scadenza che impediscono di vivere il presente con serenità, procrastinando un’attesa improduttiva quanto sciocca. In poche parole, giusto per non annoiare e farla breve, Seneca sintetizza dottamente il detto popolare del chi vive sperando muore cagando. Le galline e le fate della speranza vivono nell’odio represso battibeccando per nulla, scagarellando nell’aia-social (ormai sfogo di tutti i patemi e le depressioni) e starnazzando contro un presunto quanto inesistente nemico, nell’attesa di un Eldorado che non verrà mai.

Si propone qui, tra le altre cose, anche una cura.

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La cura

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Arindarò arindarà,
oggi oggi chi sarà?
Infermiera, dorme?!

Scusi, scusi:

Poetucoli scarsi padelle tre peti, vendesi
con antipsicotici acclusi,
modelli collusi esegeti bugia,
soggetti da tremenda acefalia.

Pericolosi?

Sì, alitosi.

Diagnosi?

La fanno agli altri.

Scaltri?

Più che altro,
disturbi agli epigastri,
attacchi di panico,
rotocalchi con poetastri chic,
click cip cip, cip, vesposo moscoso pollaio.

Infermiera! Non si commuova, qui ci vogliono nervi d’acciaio!
Non siamo mica a febbraio!

No è che…

Che paté puré muré purché poiché lacché!

No è che...

Checché? Coccodè, tre se, vabbé, cliché! Avanti rimi e limi con viperaio!

Non oso, non oso…

Avanti!

Lombricaio, pentolaio, pifferaio, trippaio, vespaio? Sì, pure vespaio ci sta bene.

La cura consigliata coccodé!

Un bidé al non tiscordardimé,
asciugatura con carta vetrata
dentro semicupio di carta moschicida smoscata
al prusco musco flagizioso.

Infermiera!

Trovo tutto questo delizioso.

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Fata Kiss

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Nel circo all’uncinetto e tombolo
arriva arriva fata bombolo
del bordello pigolio ospedale,
sconchiglia paratappi alla stoviglia dell’ex-io,
mio meo mao, cip pio, striglia,
schiacchera, schicchera,
nicchera nacchera dal manicomio x,
ma sa,
con odi repressi e due complessi
non si mettono i ceppi alle cicale,
la fata kiss manca di sale.

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https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

https://en.calameo.com/books/0062373361d7556bb3ead

 

Comment (1)

  1. Mariano Grossi

    The fairy kiss! What a bliss for a fart-poet to miss, for a toilet-poet to piss!!!

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