Roma abbandona Asia Bibi

Roma abbandona Asia Bibi

Roma abbandona Asia Bibi

Di Mary Blindflowers©

Asia Bibi, papa, chiesa, rilascio

Ecce homo, mixed media on paper, by Mary Blindflowers©

 

Asia Bibi viene assolta

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La Chiesa di Roma che parla di accoglienza e sostegno dei poveri, di carità cristiana, di amore universale in difesa dei più deboli, degli oppressi, di coloro che non hanno voce. Belle parole con cui riempire i palloncini enfiati della propaganda, parole destinate a rimanere nei fatti lettera morta. Se la parola non ha una sua realizzazione pratica, è destinata a fluttuare nell’inutile illusorio.

Così accade che Asia Bibi, una povera madre di famiglia pakistana che professa la religione cristiana, per aver bevuto dallo stesso bicchiere che ha offerto a delle donne musulmane e aver detto che crede in Gesù Cristo, lo stesso dio in cui ha fiducia Bergoglio, viene arrestata per blasfemia, tenuta per anni in carcere, in pessime condizioni igienico-sanitarie, subendo violenze e atrocità. La vicenda è iniziata il 14 giugno 2009 e si è conclusa nel 2018 con l’assoluzione della donna da parte della Corte Suprema. Coloro che in Pakistan si sono opposti a questo trattamento disumano, sono stati uccisi. Tra questi il governatore del Punjab, Salmaan Taseer, che è andato a trovare Asia Bibi in carcere e si è battuto per la revisione delle norme sulla blasfemia. È stato assassinato il 4 gennaio 2011 a Islamabad da una delle sue guardie del corpo.

Bergoglio ha negato udienza ai familiari di Asia Bibi, quando ancora combattevano per la sua liberazione e tace anche sulla Repubblica Islamica del Pakistan che, tramite la legge sulla blasfemia, fa condannare a morte dei cristiani colpevoli soltanto di credere in Cristo.

La Chiesa di Roma ha abbandonato Asia Bibi per non urtare la suscettibilità musulmana?

Soltanto il 17 novembre 2010 Benedetto XVI fece un appello per la liberazione di Asia Bibi e poi più nulla. Forse poco impegno per una Chiesa che da secoli ci dice di difendere i poveri e i perseguitati, i quali magari erediteranno pure la Terra e siederanno alla destra del Padre nel Regno dei Cieli, come recita la religione cristiana, ma avrebbero anche bisogno di un sostegno concreto mentre respirano l’aria della più prosaica terra dove si trovano costretti a vivere loro malgrado.

Questo sostegno non c’è stato. Asia Bibi ha scritto pure un’accorata lettera al Papa per testimoniare la sua condizione di giovane cristiana perseguitata in Pakistan. Il Papa non le ha risposto.

Forse l’accusa di avere “reazioni ammiccanti all’islam” non è poi così campata in aria.

E non è la prima volta che il Papa tace.

Ha taciuto sulle centinaia di studentesse nigeriane rapite da Boko Haram; ha taciuto quando la giovane sudanese Meriam era in carcere con i figli, solo perché cristiana.

Sono silenzi che pesano come macigni.

Forse adesso che Asia Bibi è stata assolta il Papa vorrà incontrarla, per rafforzare l’idea di un Papa buono e giusto, difensore dei cristiani nel mondo, sempre che la donna riesca ad uscire dal suo Paese.

I fondamentalisti islamici vogliono infatti bloccare l’uscita di Asia dal Pakistan.

E il Gesuita continua a tacere.

https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

https://www.youtube.com/watch?v=1UbbHJRsTvY

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