Anima, spirito e manipolazione delle coscienze

anima, spirito e manipolazione delle coscienze

Anima, spirito e manipolazione delle coscienze

Di Mary Blindflowers©

Un martello, credit Mary Blindflowers©

 

Cos’è un concetto?

“Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza di una data realtà (materiale o astratta), afferrando insieme i varî aspetti e i caratteri essenziali e costanti di questa realtà: il cdi Diodi o dell’esseredi universoil cdi materiadi formadi sostanzadi accidentei cdi genere e specie; il cdi numerodi quantitàdi grandezza fisicaclogiciuniversalicpuri (o categorie), cempiricicoggettivi e soggettivi, ecc.; averenon avere, o avere un cesattofalsoconfusoapprossimativo di giustiziadell’onestà e dell’illecitoacquistareformarsi un cpiù chiaro di qualche cosanon ha il più lontano cdel bene e del maleesporre i celementari di una scienzadi una teoria. Per estens., modo di concepire, concezione: il chegeliano di illuminismoil cdi spazio e di tempo in Einstein” (Treccani).

Vediamo il mondo, percepiamo la realtà attraverso i sensi oppure ne costruiamo una attraverso l’immaginazione, questa percezione, questa costruzione diventano pensiero, concetto, nozione che la mente si è formata dell’astratto o del materiale, dell’accidente o della sostanza.

Da un punto di vista filosofico sia il passerotto che l’anima sono due concetti, l’uno spirituale, l’altro materiale. Che cosa rende l’anima speciale rispetto ad un passerotto, ad un’amaca, ad un tavolo, ad un cielo stellato? Forse la sua non visibilità. Qualcuno ha mai visto l’anima? Tutti ne parlano ma nessuno può toccarla né realmente capire cosa sia. Platone era un convinto sostenitore della prigionia dell’anima dentro il corpo, e sancì la superiorità e l’immortalità di quest’ultima rispetto all’inanità dei corpi transeunti e materiali. Quest’idea che penalizza la materialità a favore della spiritualità, si è talmente radicata nella società occidentale, grazie anche alle religioni, da costituire un nozione scontata. L’anima sarebbe qualcosa di indefinibilmente superiore, destinato alla salvezza purché ci si comporti in un certo modo (controllo della persona attraverso un concetto astratto) e si seguano gli insegnamenti di dio o del proprio idolo. Così l’anima è diventata manipolabile, come tutti i concetti astratti che, proprio in virtù della loro evidente immaterialità, possono essere lavorati come plastilina. Per alcuni l’anima dell’uomo è dio stesso, per altri è solo energia, per altri è soffio vitale immortale, e così via, a seconda delle credenze e della sensibilità di ciascuno. Eppure non c’è nessuna evidenza logico-deduttiva o scientifica che induca a credere che un concetto della mente umana sia migliore di altri, anzi possiamo affermare che il concetto di passerotto sia a tutti gli effetti migliore e più completo di quello di anima, perché la materialità, lungi dall’essere un difetto, induce alla non manipolabilità. Il passerotto lo vedi, come vedi un tavolo, una mela, un albero, quindi le discussioni manipolatorie su di essi possono semplicemente ridursi al fatto che forse alcuni animali vedono tutti questi oggetti in bianco e nero, oppure con forma diversa, perché la percezione è soggettiva, ma al di là di questa soggettività visiva sensoriale, restano comunque tavolo, mela, albero e passerotto. Che poi un animale veda un passerotto come una preda e un albero come un rifugio e una mela come cibo e un tavolo come trampolino di lancio per il volo, non toglie nulla alla materialità di questi oggetti. L’anima invece non la vediamo, non la annusiamo, non la possiamo toccare, la sentiremmo con un imprecisato e romantico sesto senso. Cosa sentiamo esattamente? Cos’è che senza percezione reale, poi diventa pensiero-concetto? Non lo sappiamo, un soffio, uno spirito, un pneuma vitale, un’essenza immortale. Chi ci dice che sia immortale? Abbiamo mai conosciuto e invitato a cena l’immortalità per poterne parlare in termini così precisi? Così in virtù di questo difetto che è l’assenza di corpo, l’anima, come dio, come i sentimenti, come tutti i concetti astratti, è manipolabile. La manipolazione non è una cosa buona, per questo il mondo materiale è superiore a quello spirituale e lo contiene e lo beffa. Nessuno ci assicura che l’anima sopravviva al passerotto, perché se il passerotto lo vedi e lo tocchi, l’immortalità è una nostra illusione, un concetto inventato da noi. C’è chi sostiene che tutti i concetti della mente umana siano inventati nel momento stesso in cui diventano concetti. Non è vero perché i concetti materiali partono da una base di esistenza reale, reale limitatamente ai nostri sensi, mentre l’immateriale parte da una semplice costruzione fantastica. La mortalità la verifichiamo, è come il passerotto un concetto verificato, l’immortalità è pura invenzione. Quindi non è vero che tutti i concetti della mente umana siano inventati, sono inventati solo quelli manipolabili, soggetti all’interpretazione personale, semplicemente perché di fatto è impossibile dimostrarne l’esistenza reale. E qui interviene il mistero. Siccome l’anima sarebbe un mistero, la sua superiorità sul corpo incontrovertibile. Il mistero è un altro concetto immateriale però, infatti si spiega lo spirituale con lo spirituale, dato che non ci sono basi sicure da cui partire, in un crescendo di invenzioni funamboliche che, siccome non fanno parte della creazione già data, ma sono partorite da noi, allora sarebbero superiori. Così l’anima è nobile, il corpo vile, l’anima immortale, il corpo mortale per nuove meravigliose manipolazioni del mentale che si ripercuotono sul materiale. Ma in tutto questo ci siamo accorti che diamo superiorità soltanto a ciò che non vediamo perché non fa parte della creazione? Diamo superiorità a noi stessi, illudendoci, e considerando superiori solo i parti della nostra mente, l’anima, l’immortalità, ad esempio. Sono invenzioni umane mentre il passerotto no, non lo abbiamo inventato noi, per questo lo consideriamo meno importante, solo perché non è una nostra creazione.

Tutto ciò che è manipolabile dall’uomo perché di fatto inesistente ma inventato, può essere considerato superiore?

Se sì si sta dando superiorità all’inesistenza, in nome di un fasullo antropocentrismo di maniera.

Perché ci diamo tutta questa importanza?

https://antichecuriosita.co.uk/manifesto-destrutturalista-contro-comune-buonsenso/

Post a comment