Di Mary Blindflowers©
Sulla collina dell’Osso di Drago
Iago rimugina forte sull’aerofagia della sorte,
lo sciamano chiude le aorte del nulla,
il poeta al butano mangia la falange al poeta,
liscia la vacca di seta, dimentica il sangue, il furore,
e col mondo si attacca giù al fondo ma
del grano più puro e più biondo non ha più notizia, terrore.
Sa che questa non è una poesia?
Ma una sfizia sinapsico-lieve
che dimentica il greco, le allieve,
la forma che dorme chi beve
quando ogni frutto scade morto alla neve.
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