Oltre le contumelie dell’incontestato

Oltre le contumelie dell'incontestato

Oltre le contumelie dell’incontestato

Di Mary Blindflowers©

Oltre le contumelie dell'incontestato

Vittime e carnefici, credit Mary Blindflowers©

 

Mondo increato

Oltre le contumelie esterne del creato,
oltre le nuvole, il vibrato triplo
dell’incontestato
mai veduto, arcano arguto,
ecco il posto che non c’è
è qualcosa che riempie le tue vene,

Itte asa leadu pro ‘ìdere custu mundu increadu?

Non soggiace alle carene di nessuna nave,
non porta mai catene,
spirito libero, loquace,
vorace d’aria pura,
incontenibile,

libertà

distilla tenebra in odio a peristili,
e pietre euritmiche, vivaci,
oltremoti convulsi delle ere,
libertà
mi piaci…

Pro piàghere…

No, è che preferisco il colore delle olive
alla sciocca trasparenza delle ogive.

Una pia invenzione

Traumi appesi sugli stipiti sospesi
a lune carta finto oro d’apparenza,
ultimi vagiti d’innocenza
nelle scarpe adolescenziali,
elevate cicatrici da gap generazionali,
incurabili come suini macellati
o agnelli feriti dopo tosatura
mal riuscita.
La luce, a volte, è soltanto un’inquadratura
da operetta che scompare in tutta fretta,
un palpito incoerente sulla bocca avida del niente
spalancata nei riflessi d’incubi
casti di premonizione.
La vita, pia invenzione.
Mia zia non ha mai fatto
una rivoluzione.

Mia suocera

Mia suocera occhi di pece
mi vede senza guardare,
invece è una gran brava donna,
sa cucire, tessere, filare
e ammaestrare pulci con la gonna
dentro i misteri del suo utero fantastico
di ghiande velenifere,
mia suocera è un elastico,
un bosco sempreverde di conifere
taglienti,
un cacciabombardiere a ore
che lancia caffettiere
finti complimenti e intere suore.

La ruggine

La ruggine e le cose dose
senza pose su due ortose morte secche
da sindromi velenose,
sono vive senza sporte ma mai corte
è sulle pecche delle pive che si vive,
che si incede e vede e crede.
Ma sull’eburneo marmo forse non si scrive?
Vernici scheggiate, androni lisi,
mi piace il suono scordato degli incisi,
lo stagno ferito degli elisi,
la decrepitezza delle dive,
non è sulle pecche delle pive che si vive?
Il calcagno d’Achille ormai è in disarmo
su elicrisi sfatti.
Lascio il nuovo covo
all’imbecille, al mito degli scatti,
alle stive che mangiano olive nel drink,
sono aut.
I think about.

 

https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

 

https://www.youtube.com/watch?v=vabnZ9-ex7o

 

 

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