Vulcano, Bugiardo, letteratura mainstream

Vulcano, Bugiardo, letteratura mainstream

Vulcano, Bugiardo, letteratura mainstream

Vulcano, Bugiardo, letteratura mainstream

Terre aride, credit Mary Blindflowers©

 

Vulcano, Bugiardo, letteratura mainstream

Mary Blindflowers©

 

Immaginiamo che un uomo approdi su un pianeta di nome Vulcano. La sua navicella terrestre simile ad una supposta volante, atterra sulla arida superficie vulcaniana. Ad accoglierlo c’è una folla di creature pelate che muovono incuriosite le loro antennine blu e le loro mani a tre dita. Perdonate questa castroneria ma nell’immaginario collettivo umano gli abitanti di altri pianeti devono pur avere qualche “stranezza”! E metto il termine tra virgolette perché ciò che è stranezza per noi, rappresenta la normalità per altri e viceversa. Così quando i vulcaniani vedono una creatura con dieci dita nelle mani, due gambe e tutti quei peli in testa chiamati capelli, ridono a crepapelle e pensano a che aspetto ridicolo abbiano gli uomini. Ora immaginiamo che l’uomo che approdi a Vulcano abbia un naso estremamente lungo alla Cyrano de Bergerac. Immaginiamo che i vulcaniani siano ospitali e conversino con l’umano:

 

Chi sei?
Sono un uomo.
Da che pianeta vieni?
Dalla Terra.
E tutti gli uomini sono come te?
Certamente!
E come ti chiami?
Bugiardo.
Benvenuto Bugiardo!

 

Il vulcaniano, dopo aver riso un poco sotto i baffi che non ha, si convincerà che tutti gli uomini abbiano il naso lungo come Bugiardo perché non avendo mai visto un uomo, non può sapere che esistono anche nasi alla francese, a spatola, a patata, a sella, aquilino, asimmetrico, a uncino, greco, nubiano, egiziano, e chi più ne ha ne metta. Avendo visto solo bugiardo, il vulcaniano si convincerà che tutti gli uomini abbiano il naso alla Bergerac e da quel momento in poi dipingerà gli umani sempre con il solo naso alla Bergerac.
Il vulcaniano, capo dei vulcaniani, vuole invitare a cena l’umano: “In nome della preziosa ospitalità che noi vulcaniani riserviamo agli stranieri, ti invito a pranzo, così potrai parlarci della tua Terra. Noi mangiamo pietre e tu?”
“Io mangio questa”, dice l’umano, e gli mostra, con un sorriso trionfante e a titolo d’esempio, una zuppa conservata dentro una scatola di latta.
Il vulcaniano rimane colpito, dato che non sa cosa sia quella scatoletta dura e colorata. Ma l’umano la apre e mostra la zuppa che c’è dentro, precotta, e dice che l’ha portata per fargliela assaggiare e che se gli piacerà e piacerà agli altri vesuviani, potrà vendergliene quantità straordinarie.
“E tu mangi questo?” chiede il vesuviano.
“Beh, sì”, risponde Bugiardo, “è il cibo migliore che noi umani abbiamo. Comprate la Zuppa Mondezzin, è diuretica, favorisce la concentrazione, totalmente sana e digeribilissima, stimola la stipsi, rende lucido e delizioso l’incarnato e le antennine, è un pasto sfizioso e ben preparato, Zuppa Mondezzin, cosmica!”
Il vulcaniano pensa che gli umani mangino solo il contenuto di curiose scatolette di latta dalle virtù prodigiose, perché l’umano non spiega loro che esistono altri cibi freschi.
In pratica se non si ha la possibilità di conoscere a 360 gradi un fenomeno, si ha una visione falsata e parziale del mondo.
Lo stesso accade con la letteratura. Il mainstream ci tratta come Bugiardo ha illuso il vulcaniano, proponendo verità parziali e interessate in nome del profitto.
Ieri, la frase pronunciata durante una conversazione su un social mi ha colpito particolarmente: “Io leggo soltanto gli autori presenti nelle antologie e là mi fermo, mica sono onnipotente”. Questa frase è la sintesi perfetta della cultura occidentale filtrata, della povertà mentale del potere che filtra contenuti che arrivano senza possibilità di scelta o di approfondimento al lettore che è come il vesuviano suaccennato, diventa un consumatore, viene cioè messo in condizione di avere una visione parziale e falsa della letteratura, ridotta a pochi autori che non danno fastidio al sistema o perché morti o perché compiacenti.
A questo punto sorge una domanda. È colpa del vesuviano se un Bugiardo gli fa conoscere soltanto lo spicchio di realtà che vuole lui? È colpa di un lettore se conosce soltanto la Merini e gli autori da antologia e non va oltre?
Alcuni diranno che forse sì, è colpa sua se nell’epoca della comunicazione di massa, c’è qualcuno che pensa che esistano tre poeti e due pittori in tutto, ma tali “alcuni” ignorano o sottovalutano la forza trascinante della propaganda, dell’iper-informazione ridondante e del potere che vuole che la Zuppa Mondezzin alias cattiva letteratura o letteratura innocua, siano le sole consentite e conosciute. Prendetene e mangiatene tutti, diceva Cristo, ma solo in riferimento al corpo imbarattolato e offerto per voi e per tutti. Dell’esistenza di altri corpi o mondi non è lecito parlare. E citando autori ormai poco pubblicizzati perché hanno detto cose scomode, si corre pure il rischio di incontrare gente che ci taccia di superbia e antipatia. Per essere modesti e simpatici occorre mangiarsi la Zuppa Mondezzin per grandi e piccin! Buon appetito, e buon pro vi faccia!

 

.

DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

Post a comment