Penne sempre molto chic

Penne sempre molto chic

Penne sempre molto chic

Penne sempre molto chic

Mme Mary Albert, 1888, credit Antiche Curiosità©

 

Mary Blindflowers©

Penne sempre molto chic

 

Incastri

Mondo di incastri, policastri,
panini, sputi,
saggine ed autoelogiatine fritte miste
piccole narcisiste arriviste
con pochi e molti chili, aiuti,
giri di chiave e di bava,
ci si lava all’acqua lustrale del dio-io,
clava antipopolo
monocolo dello sferruginio titolato,
gagnolio d’imbrattafogli in nevrosi
voci alla rinfusa, apoteosi,
eccole,
breccole poesie,
frammento di scienza politrasfusa
dalle enciclopedie,
dal mecenate che trastulla in sangue rappreso
il peso spugna dell’addendo vuoto in fusa,
l’assorbimento è infatti noto
in ogni sentor di prugna e spinta,
ufficiale dipinta nei cordogli sugli spogli flip
di penne sempre molto chic.

.

Favata del pio pio

Noi che in libreria non arriviamo mai,
figli di soli guai
apostati di programmi
eternamente in differita,
organigrammi densi di ferita,
mentre c’è chi non si spammi
tra i fagioli e gli optogrammi,
eccoli! Figlioli di becco
e del principe stecco ipovedente
ai caramogi della mercorella
che alla diuresi purgante
fa favella e si fa bella.
Lasciatemi come cosa sola,
dimenticata.
Non voglio partecipare alla favata
del pio pio.
Sono miscredente, giuro su dio.

.

Geminanti stelle filanti

Geminanti stelle filanti,
cresciute ai funghi dei talenti
latitanti,
al verderame
del padellame asfittico rampolli
per favolette polli in ludoteca,
nevrosi dei colpi di coda,
senti, il polverio dei berilli di plastica
in posa fantastica dentro una teca?
È la mota ribattuta nell’ordito alla moda,
stordimento vano e cigolante
della banderuola che scrive e vive,
col macromondo arso dalla lingua,
prova dell’inesistenza di dio,
che ha fatto il giro a doppiofondo
ma irrilevante.

.

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Comment (1)

  1. Mariano Grossi

    Son linee buone per pollastri
    quelle dove trovi polincastri
    versi diversi buoni per i mastri
    editoriali con cui d’euro ti castri.
    Poesiole a mo’ di castelletti Lego
    con cui i bimbetti esaltan loro ego
    mentr’io leggendo poi le ven mi sego:
    non le capisco e dico: ” Me ne frego!”

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