Zaccaria, segreto, settenario sacro

Zaccaria, segreto, settenario sacro

Zaccaria, segreto, settenario sacro

Zaccaria, segreto, settenario sacro

L’uccello di Cristo, credit Mary Blindflowers©

 

Silvano Danesi©

Zaccaria, segreto, settenario sacro

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Gabriele, messaggero, angelo del fuoco, scriba celeste, la cui festività era il 25 marzo (spostata dal Concilio Vaticano II al 29 settembre) è Kha Vie El, la Forza di El, o El è forte, o l’uomo forte di El. Nel libro di Enoch è il capo dei cherubini, è la mano sinistra di Dio e nel Vangelo annuncia la nascita di San Giovanni Battista e di Gesù.

Se l’annuncio della nascita di Gesù è esplicitamente proposto come un fenomeno prodigioso (“Lo Spirito Santo scenderà su di te…), non meno prodigioso è quello relativo alla nascita di San Giovanni Battista. Gabriele, dopo aver detto a Maria: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato figlio di Dio”, parla di Elisabetta: “Vedi: anche Elisabetta tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio” (Luca 1, 35-38).

A Zaccaria, marito di Elisabetta, Gabriele dice: “Io sono Gabriele che sta al cospetto di Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annunzio. Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo” (Luca, 1, 19-20).

Gesù nasce da una vergine per intervento divino (all’equinozio di primavera la Dea Madre è una giovinetta). Giovanni nasce da una donna vecchia e sterile per intervento divino (all’equinozio d’autunno la Dea Madre, dopo aver dato i suoi frutti, è vecchia e sterile) e il suo concepimento è un segreto del quale Zaccaria non può parlare.

Zaccaria significa “Yahweh si è ricordato” ed Elisabetta (Elisheva) significa il Signore è il mio giuramento. Più nel dettaglio e più significativamente, Elisabetta deriva da Elisheva, femminile di shivah, sette, e nishba, egli giurò e il suo significato letterale è: “Egli si è impegnato (ha giurato) per il sacro numero sette”.

Giovanni (Johanan, dono del Signore), dunque, è figlio di un evento segreto, sul quale Zaccaria è tenuto al mutismo. Un segreto e un impegno connessi con il numero sette.

Maria (dell’Egizio myr o mr, dal significato rispettivamente di amata e amore) è a sua volta frutto di un evento prodigioso; è figlia di di Gioacchino (Jeo-iakin, Dio rende forti) e di Anna (Hannah, dal significato di grazia, la benefica). I due genitori sono anziani e Anna è sterile. Maria (Dea madre giovinetta) è sposa di Giuseppe (Yosef, dal significato di “Dio aggiunge). La coppia ripropone l’antico archetipo della Dea Madre Universale, la parthenos, capace di autogenerazione, e del suo paredro maschile.

Dio si è ricordato (Zaccaria). Elisabetta si è impegnata e ha giurato per il sacro numero sette e riceve un dono di Dio sul quale va mantenuto il segreto.

Il settenario in ambito biblico

Se rimaniamo in ambito biblico il numero “sette” è il numero sacro perché è il simbolo della creazione che avvenne in sette giorni, l’ultimo dei quali Dio si riposò. Il numero 7 indica, pertanto una sorta di “sigillo”, di indicazione di compimento. L’approccio numerico è, peraltro, giustificato anche da quanto è scritto nella Bibbia (Sapienza): “Ma tu hai tutto disposto con misura, calcolo e peso”.

Sia sui testi ebraici dell’Antico Testamento, sia in quelli greci del Nuovo, si può risalire sempre alla stessa caratteristica numerica: “il numero sette” ricorrente.

In Egitto, al tempo di Giuseppe, vi furono “sette” anni di abbondanza, seguiti da “sette” anni di carestia; quando gli israeliti conquistarono Gerico, il popolo e “sette” sacerdoti portavano “sette” trombe marciando intorno alla città per “sette” giorni consecutivi e il settimo giorno marciarono intorno alla città per “sette” volte; ogni “sette” anni in Palestina la terra non veniva lavorata (veniva chiamato anno sabatico e la terra doveva riposare) e dopo “sette” cicli di “sette” anni, il cinquantesimo anno era un giubileo; quando Naaman, re della Siria, si ammalò di lebbra il profeta Eliseo lo mandò a bagnarsi nel fiume Giordano per “sette” volte; il re Salomone impiegò “sette” anni nella costruzione del Tempio all’Eterno e la sua inaugurazione durò “sette” giorni;

Nel libro dell’Apocalisse tutto si svolge attorno al numero “sette” : sette chiese, sette candelabri, sette suggelli, sette trombe, sette coppe, sette stelle, sette spiriti.

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