Stumpery Gardens, Romanticismo, aristocrazia

Stumpery Gardens, Romanticismo, aristocrazia

Stumpery Gardens, Romanticismo, aristocrazia

Stumpery Gardens, Romanticismo, aristocrazia

Albero in Wimpole Estate, credit Mary Blindflowers©

 

Stumpery Gardens, Romanticismo, aristocrazia

Mary Blindflowers©

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Se consultate qualsiasi enciclopedia, il Romanticismo è presentato come un movimento filosofico, culturale, letterario e musicale nato in Germania e preannunciato dal famoso Sturm und Drang, tradotto letteralmente “tempesta ed impeto”, attivo alla fine del Settecento, tra il 1770 e il 1785. Si esaltava la passionalità primitiva e selvaggia in opposizione all’artificiosità del classicismo.
Sono in pochi però a dire che il Romanticismo si fece sentire anche nella costruzione dei giardini. Mentre il giardino francese rappresentava la linearità del potere assoluto, quello inglese rifletteva l’esigenza di rompere gli schemi geometrici per nuove proporzioni e armonie estetico-funzionali.
Lo Stumpery Garden prevede l’inserimento nel terreno di alberi tagliati lasciando le radici esposte in alto e la parte superiore conficcata nella terra, dando all’insieme un aspetto simil-roccioso che aiuta il fiorire di colonie di insetti e specie vegetali. Il procedimento si può fare anche con dei rami conficcati nel terreno ed atti ad ospitare felci, insetti, muschi e piccoli insetti. Il primo Stumpery Garden fu ideato a Biddulph Grange a metà Ottocento, 1856, progettato dal proprietario della tenuta James Bateman con il contributo del suo amico, Edward William Cookee.
Si tratta di un procedimento usato ancora oggi che permette il recupero degli alberi morti. Nei giardini di Wimpole Estate c’è anche un angolo dedicato allo Stumpery Garden dove è possibile vedere vari alberi conficcati nel terreno con le radici in alto, fasci di rami destinati allo stesso uso e legati insieme con piccoli vani costruiti ad hoc per l’alloggio degli insetti.

 

Stumpery Gardens, Romanticismo, aristocrazia

Fasci di rami dello Stumpery Garden in Wimpole Estate, credit Mary Blindflowers©

Un vecchio articolo del Gardening Chronicle, del 6 Dicembre 1856, parla dell’argomento, usando il termine utilizzato ancora oggi: “The Stumpery”:
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The root-garden, or, as it is here called, using better terms, “The Stumpery” consists of a very picturesque assemblage of old roots or rugged stems and stumps of trees – chiefly the later – piled to the height of 8 or 10 feet on either side of a winding and rapidly descending walk. They are so irregularly arranged as to jut forward in the boldest prominence, and even to be united into a rustic arch in some parts; while in others they recede far enough to allow room at their base for little gatherings of selected herbaceous plants, bulbs or miniature shrubs… Mr. Bateman has been singularly fortunate in procuring a quantity of the most gnarled, contorted, and varied masses of wood imaginable for this purpose; and they are joined together and disposed with consummate art. The blocks being all of Oak, too, they are likely to be very durable. Over considerable portions of the whole, masses of Ivy, Virginian Creeper, Cotoneaster, and other trailing plants scramble about in the wildest manner. And the interstices, as well as the open spaces now and then occurring at the base, are all used for the reception of some characteristic and interesting plant or group. For example, near the entrance to this region, the Hellebores, which are among the earliest of the winter-flowering plants, are clustered in great variety. Then follow the Anemones, Epimediums, Scillas, Dogtooth Violets, Lilies of the Valley, etc., each kind receiving the precise amount of sunlight or shade which is desirable for it, and all being, intermingled with Gaultherias, Pernettyas, Cotoneasters, Savins, and such other dwarf evergreens as serve to produce a sufficiency of green clothing at all seasons of the years. Even the rarer hardy Orchises, and the Cypripediums, have an appropriate corner assigned to them, and seem quite at home in it.

 

Il giardino delle radici, o, come viene chiamato, per mancanza di termini migliori, “The Stumpery” consiste in un assemblaggio molto pittoresco di vecchie radici o robusti steli e ceppi di alberi in successione ammucchiati all’altezza di 8 o 10 piedi su entrambi i lati di una camminata tortuosa e in rapida discesa. Sono disposti in modo così irregolare da sporgere in avanti nella più ardita protuberanza, e persino da essere uniti in un arco rustico in alcune parti; mentre in altri si ritirano abbastanza da lasciare spazio alla loro base per piccoli raduni di piante erbacee scelte, bulbi o arbusti in miniatura. Il signor Bateman è stato straordinariamente fortunato a procurarsi una quantità delle masse di legno più nodose, contorte e varie che si possano immaginare per questo scopo; e sono uniti insieme e disposti con arte consumata. Anche i blocchi sono tutti di quercia, è probabile che siano molto resistenti. Su porzioni considerevoli dell’insieme, masse di edera, rampicante della Virginia, Cotoneaster e altre piante rampicanti si arrampicano nel modo più selvaggio. E gli interstizi, così come gli spazi aperti di tanto in tanto alla base, sono tutti utilizzati per l’accoglienza di qualche pianta o gruppo di insetti caratteristico e interessante. Ad esempio, vicino all’ingresso di questa regione, gli Hellebores, che sono tra le prime piante a fioritura invernale, sono raggruppati in grande varietà. Poi seguono Anemoni, Epidemi, Scillas, Violette, Gigli della Valle, ecc., ogni tipo che riceve la quantità precisa di luce solare o ombra adeguati, e tutti sono innestati con Gaultheriae, Pernettye, Cotognastri, Ginepri, e altri sempreverdi piante nane che servono a produrre una quantità sufficiente di manti verdi in tutte le stagioni dell’anno. Anche le orchidee rustiche più rare, e i Cypripedium, hanno un angolo appropriato assegnato loro e sembrano lì a proprio agio.

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Lo Stumpery Garden che viene presentato come rivoluzionario, riflette la concezione passionale romantica applicata all’arte dei giardini, ma rimane sempre comunque una rivoluzione dell’upper class e dell’aristocrazia, l’unica in grado di permettersi dei giardini così grandi per poter mettere in atto questa tecnica. Le classi sociali svantaggiate, specie nell’Ottocento, avevano problemi di sopravvivenza più urgenti da risolvere rispetto alla progettazione di ricchi e sontuosi giardini.

 

 

Stumpery Gardens, Romanticismo, aristocrazia

Nota informativa dello Stumpery Garden in Wimpole Estate, credit Mary Blindflowers©

 

 

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Rivista Il Destrutturalismo

 

 

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