Di Mary Blindflowers©
Post-informazione, post-notizia, post-filosofia sapienziale, post-tutto-vuoto, post-niente, post-truffa-fuffa. Viviamo col non-senno di poi, col buon senso dell’attimo che non ha di fatto alcun senso logico e compiuto se svincolato dalla logica del ragno che tesse arditamente la tela del guadagno poco sublime e un poco incline all’inganno mediatico.
La saggezza popolare recita che “informarsi è importante”, una frase che il comune buon senso accetta come scontata e indiscutibile. Quella che può anche essere non affatto indiscutibile è la fonte da cui si attinge l’informazione. La fonte, deve essere “attendibile”. Certo, ma da cosa è data questa attendibilità? Dall’ufficialità. I canali ufficiali sono quelli statali e i giornali a tiratura nazionale e regionale, le riviste scientifiche, i testi accademici, etc. Tutto semplice come bere un bicchier d’acqua? No, tutto molto politicizzato. La notizia vera viene rivelata quando i tempi sono maturi e i tempi sono maturi quando lo decide politica, sistema e business delle multinazionali. Facciamo un esempio pratico: le bustine del the. Per decenni ci siamo bevuti il the dentro le bustine più o meno semitrasparenti e ora i canali dell’informazione accreditata ci dicono che le bustine da the non sono più di cellulosa 100% ma contengono ftalati che vengono rilasciati appena vengono messe in infusione nell’acqua bollente. Per anni ci hanno detto che l’unico metodo per far sì che la pelle si mantenesse giovane e idratata, erano le crème dette appunti “idratanti” o “emollienti”, somministrate in grandi quantità anche sulla pelle dei bambini. Ora sappiamo che le sostanze chimiche e la paraffina contenute nei comuni cosmetici da supermercato possono essere potenzialmente dannose. Beviamo acqua da bottiglie di plastica, mangiamo alimenti geneticamente modificati, assorbiamo pesticidi, antibiotici e veleni attraverso ogni sorta di cibo e prodotti vari.
Perché si scopre soltanto dopo la sua commercializzazione, dopo anni che lo abbiamo usato, la tossicità di un prodotto? Non si dovrebbero fare accurate ricerche e analisi chimiche prima di immetterlo nel mercato?
Perché per esempio si è scoperto che l’amalgama per otturare i denti può causare seri danni alla salute, soltanto dopo averla ampiamente usata e aver constatato i danni su molti soggetti?
Due medicinali molto diffusi, il Premarin e il Prempro, secondo alcuni ricercatori dell’Women’s Health Initiative (WHI), provocherebbero cancro, embolia polmonare, infarto e demenza.
Ricordo un’insegnante di latino che prendeva tutti i giorni l’aspirina perché aveva letto su una importanza rivista scientifica che l’acido acetilsalicico previene i tumori e fa bene al cuore.
Secondo il Thelegraph 16 milioni di Britannici utilizzano l’aspirina, venduta in qualsiasi normale supermercato, con conseguenze non sempre positive per la salute e spesso totalmente inutili a livello preventivo. Ci hanno sempre detto che prendere l’aspirina tutti i giorni farebbe bene al cuore, che l’aspirina sarebbe un monumento della prevenzione delle malattie cardiovascolari e addirittura dei tumori del colon, ma oggi non tutti i ricercatori sono d’accordo. Infatti molti sostengono che i rischi di un’emorragia cerebrale e gastrica, se si prende l’aspirina tutti i giorni, non dovrebbero essere affatto sottovalutati. Inoltre chi soffre di distacchi di retina o emorragie del vitreo non potrebbe proprio prenderla. Così se si consultano le varie riviste scientifiche la confusione, anziché diminuire aumenta, perché alcuni sostengono il ruolo chiave dell’aspirina per proteggere il cuore, altri affermano invece che chi è sano non ha affatto bisogno dell’aspirina a scopo preventivo. Il farmaco ha un forte effetto anti-aggregante piastrinico che aumenta ovviamente se si assume tutti i giorni, in poche parole prendendola ci si mette a rischio emorragie, e questo è un dato certo. Nella prestigiosa rivista scientifica “Archives of Internal Medicine”, il dott. Sreenivasa Seshasai del Centro Ricerche Scienze Cardiovascolari a San Giorgio, presso l’Università di Londra, ha dichiarato: “Siamo stati in grado di dimostrare in maniera abbastanza convincente che, nelle persone sane di cuore o senza precedenti attacchi di ictus, l’uso regolare di aspirina può essere più dannoso che utile”. Insomma se non avete già problemi di cuore, l’aspirina ve la potete risparmiare, ciò significa che non è vero che prendere dosi quotidiane di acido acetilsalicilico tolga in automatico il cardiologo di torno.
Cosa è dunque vero e cosa no all’inizio e alla fine del giorno?
Prima di immettere un prodotto sul mercato e darci consigli su come utilizzarlo, non dovrebbero cercare di sapere tutto su quel prodotto stesso, in modo da essere certi che i consigli propagandati siano giusti? Perché si parla sempre col senno di poi?
Il problema è che le case farmaceutiche che producono i farmaci devono vendere, quindi prima si pensa al business, poi alla salute. Anche i produttori di bibite gasate devono vendere e non scrivono sopra le etichette che molti dei loro meravigliosi prodotti contengono addirittura chinino, una sostanza altamente tossica che viene usata nella cura della malaria, oppure acido fosforico che non fa di certo bene allo stomaco. E che dire dell’aspartame e dei dolcificanti artificiali sui quali ancora manca una verità unica? Trionfo della chimica per polli, delizia delle signore in linea, il dolcificante sintetico dai nomi allettanti, è presentato dalla pubblicità come necessario per mantenersi in forma evitando gli zuccheri che ingrassano. Pare però che aspartame & company facciano venire il cancro perché alcune sperimentazioni sugli animali, fatte ovviamente dopo la commercializzazione del prodotto, hanno dimostrato che una combinazione di ciclamato e saccarina è in grado di provocare negli animali tumori alla vescica.
Ci vendono veleno spacciandolo per una meraviglia, per poi dirci a distanza di anni post-utilizzo in massa e grossi guadagni, che forse quella meraviglia non era poi così meravigliosamente meravigliosa. Siamo come Alice, irrimediabilmente persi in un mondo strano in cui però tutto è già scritto e c’è veramente e tristemente poco da scoprire.
https://antichecuriosita.co.uk/manifesto-destrutturalista-contro-comune-buonsenso/