Allora ecco un cerchio

Allora ecco un cerchio

Allora ecco un cerchio

Mary Blindflowers©

Allora ecco un cerchio

Gli occhi per vedere, credit Mary Blindflowers©

 

Si parte dall’idea di un punto di controllo che deve essere equidistante da tutti i lati del sistema, una specie di universo concentrazionario di tipo panottico, con un grande occhio centrale che vede e che guarda. Il potere così può raggiungere ogni punto, osservare e prendere decisioni. Il sistema ovviamente deve essere di rigore chiuso, senza porte almeno apparentemente, perché in un porto di mare in cui tutti liberamente entrano ed escono, il controllo su azioni e coscienze non sarebbe possibile.

Allora immaginiamo un cerchio con un punto al centro e i raggi come emanazioni da quel punto che mantiene la stessa distanza da tutti i punti della circonferenza, immaginiamo circoli, associazioni, sette, partiti, categorie, chiese, club per pochi eletti…

L’Italia sotto l’apparenza fallace di stivale, in realtà è costituita da un insieme di circoli, grandi, piccoli, medi, più o meno importanti e pesanti. Chiunque voglia “contare qualcosa” in qualsiasi ambito non può vivere fuori da questi cerchi di Satana, spesso costituiti in nome di Dio, deve starci dentro e sottostare a tutte le regole stabilite dal punto centrale.

Così si creano infiniti circoli borghesi di irregimentazione delle coscienze, di spia sociale, oltre i quali la vita diventa difficile, se non impossibile. Chi si sottomette alle regole del proprio circolo ha vantaggi immediati, solidarietà dagli altri appartenenti al sistema, aiuti, raccomandazioni, spinte, bustarelle, pubblicazioni se si tratta di intellettuali o pseudo tali. Le voci libere difficilmente hanno accesso alla cultura ufficiale che da secoli rimane “borghese e puttana”, ma sopratutto di casta circolare oltre la quale non si può navigare. Così i profeti della modernità e della globalizzazione si illudono di essere liberi, di poter dire e fare, ma in realtà è tutto filtrato. I cani sciolti sono pericolosi, rifiutano la loro aderenza alla logica del circolo di schiavitù, perciò le loro voci non possono essere ascoltate. La stessa informazione è circolare, dunque non c’è scampo. Poi tra certi circoli esistono comunicazioni segrete, sottili, impercettibili all’occhio profano, ma fondamentali per la sopravvivenza del sistema che è un insieme di sistemi collegati e sigillati contro le libere coscienze. I circoli dirigono ovviamente la massa inerme come pastori le pecore al pascolo. Così tutto viene sottoposto al filtro degli Stati nello Stato. Il potere dei circoli non vuole che la massa pensi, sarebbe scomodo, controproducente, si annullerebbero secoli di privilegi circolari e viziosi, il sistema potrebbe risultare fortemente indebolito dal pensiero attivo, addirittura messo in crisi. Così l’accordo tra i circoli prevede che le pubblicazioni dei circuiti chiusi dei grossi gruppi editoriali, per accordo con altri circoli politici che contano, debbano essere “innocue”, un po’ come facevano gli antichi romani, davano al popolo pane e giochi nelle arene, per farlo trastullare, in modo da non indurlo a pensare ai guai dell’Impero e alle scelte politiche sbagliate.

E certi circoli politici selezionano anche il personale che a sua volta deve selezionare gli scritti nei gruppi che contano, e si deve star sicuri che il selezionatore sia del circolo e dell’università giusti, in modo che filtri solo ciò che conviene, ciò che si può, ciò che il partito, che a sua volta lo ha raccomandato, consente. Così i servi di partito insegnano all’Università, oppure senza alcun titolo e spesso senza nemmeno saper scrivere, fanno gli editor, selezionano i libri che dobbiamo leggere e pubblicano Moccia e altri animali, tanto dopo un massiccio bombardamento mediatico della Tv di Stato, spinte e calci nel deretano, la gente indottrinata e svuotata del libero pensiero in movimento, compra tutto il becchime che gli viene proposto sotto mano, un po’ come le galline che beccano il grano che trovano per terra. Anche se è cattivo, lo prendono, giusto per placare la fame e poter dire, “oggi ho mangiato”. Poco importa la qualità di quello che ha ingoiato, però è contenta perché da buona cittadina modello, la brava gallina decerebrata, ha ubbidito allo Stato democratico, ha pagato le tasse, ha bevuto acqua di regime; ha letto libri filtrati e scelti da gente che recensisce Kafka senza mai averlo letto; è andata a messa bagnandosi le dita gelate nella prima acquasantiera disponibile; ha visto la televisione con le soubrettine scorticaministri scaldapoltrone; ha lavorato tutta la settimana senza lamentarsi; ha pagato il biglietto per treni che non funzionano e mai funzioneranno; ha mandato i figli in una scuola dove il programma ministeriale impone il cattolicissimo e il virtuoso Manzoni, senza quasi mai arrivare a leggere Nietzsche o Russell; ha visto sfilare le auto blu dei politici che accompagnano l’amichetta dal parrucchiere. Poi la brava gallina di regime è corsa da “uno che conta” per “sistemare” il figlio o un parente qualsiasi all’interno di un circolo importante. Si sa che se non sei neppure l’ultima gallina o ruota del cerchio, praticamente non esisti. Ergo ungere, provare ad entrare, bussare con umiltà è diventata la parola d’ordine. E se un cerchio non va bene, provare con un altro, tanto quelli che fanno la storia, sono tutti collegati e se riesci ad entrare all’interno di un cerchio poi puoi comunicare con gli altri…

Così i cerchi di Satana girano nello stivale putrefatto in cui non c’è capo né coda, né fine né antefatto che possa essere inventato, perché è tutto già scritto, tutto ma proprio tutto tutto marcio. E i cervelli che vanno via perché stanchi di questo sistema, poi devono sentirsi dire da pseudo-scrittrici che a malapena sanno accroccare due parole, da soggette segnalate nei premi letterari per volontà dei Santi e sottomissione della nazione serva, che in Italia non è vero che non c’è meritocrazia, che è un posto meraviglioso, dove il talento viene valorizzato, un’oasi di verde bellezza letteraria. E la gente ci crede perché guarda ma non vede. Oltre al danno, la beffa.

https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-psico-pillole/

https://www.youtube.com/watch?v=gfHpWwWu-qY

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