Uovo di Colombo, inganno

Uovo di Colombo, inganno

Uovo di Colombo, inganno

Uovo di Colombo, inganno

Uovo di Colombo, tecnica mista su tela, Mary Blindflowers©

 

Uovo di Colombo, inganno

Mary Blindflowers©

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Ezio Colombo in Vita e viaggi di Cristoforo Colombo, racconta un episodio che mette in luce la malizia dominatrice e ingannevole dello scopritore del Nuovo Mondo.
Colombo per accattivarsi le simpatie di un potente, il tesoriere reale Morales, assunse due suoi parenti, i fratelli Francisco e Diego Porras, nominandoli rispettivamente primo capitano di una delle tre caravelle l’uno e notajo e intendente generale della spedizione, l’altro.
In data 2 gennaio 1504 però i due fratelli convinsero gli uomini di Colombo ad ammutinarsi guidando essi stessi la sedizione. Nonostante Cristoforo, piegato a letto dalla gotta, si fosse alzato per redarguire i sediziosi e cercare di convincerli ad obbedire, non gli diedero ascolto. Gli ammutinati si impadronirono di viveri e canotti e si diressero verso la costa orientale dove, sorpresi da una tempesta, persero armi e munizioni, sbarcarono a riva per rubare viveri agli indigeni e tiranneggiarli rendendoli ostili e diffidenti. Come conseguenza delle imprese degli ammutinati, gli indigeni smisero di mandare viveri anche a Colombo che sentendo i morsi della fame, escogitò una bella truffa a danno dei nativi, imbroglio di bassa lega che Ezio Colombo definisce invece come una grande impresa, “uno di quegli espedienti che dimostrano quanto possa mai un sol uomo dotto ed osservatore sopra una turba di rozzi ed ignoranti” (E. Colombo, Vita e viaggi di Cristoforo Colombo, Serafino Muggiani E Comp., 1877, p. 141).
Qui emerge un punto di vista esclusivista e colonialista, in cui l’uomo bianco che non riesce in realtà a sopravvivere in un Mondo Nuovo, incapace di procurarsi cibo senza assistenza indigena, viene definito “dotto” mentre gli indigeni sono considerati ignoranti anche se perfettamente in grado di sopravvivere e di badare a se stessi.
Colombo sapeva, sulla base di certe conoscenze astronomiche che sarebbe avvenuta un’eclissi lunare, quindi radunò i cacichi del posto e li informò che se non gli avessero dato viveri, il suo dio li avrebbe puniti severamente “con l’estinguere nel cielo la lampada che rischiara durante la notte”.
Gli indigeni risero delle parole di Cristoforo Colombo ma quando videro i primi segni dell’eclissi, tornarono dall’ammiraglio e gli portarono i viveri pregandolo di intercedere con il suo dio affinché “fosse allontanato il terribile castigo”.
Colombo li rassicurò dicendo loro che se avessero rifornito sempre di viveri la caravella, tutto sarebbe andato bene e il suo dio non si sarebbe risentito. In questo modo ottenne sempre cibi freschi gratis. (pp. 140-141).
Del resto anche l’aneddoto dell’uovo di Colombo di cui parla Girolamo Benzoni, probabilmente falso, viaggia nella stessa direzione, l’inganno spacciato per saggezza.
La storiella racconta che invitato ad una cena dal cardinale Mendoza, Colombo dovette rispondere ad alcuni nobili spagnoli che minimizzavano la sua impresa. Colombo chiese loro se riuscissero a far stare un uovo in piedi sul tavolo senza farlo cadere. Nessuno ci riuscì. Colombo prese l’uovo, lo acciaccò sulla base e lo mise in piedi, dicendo che chiunque avrebbe potuto farlo.
Questo episodio viene spesso citato in Europa come simbolo di intelligenza e savoir faire. Nikola Tesla ha dedicato al famoso uovo perfino un dispositivo che girava, presentato all’Esposizione Universale del 1893.
Numerosi libri hanno ancora per titolo L’uovo di Colombo citato di continuo sia da autori famosi che meno noti. Ne parla perfino Mary Shelley nell’introduzione al suo Frankestein in relazione alle opere di fantasia e alle invenzioni che richiamerebbero continuamente la storia dell’uovo di Colombo.

In realtà l’episodio di questo benedett’uovo illustra soltanto molto bene un certo tipo di mentalità machiavellica tipicamente occidentale. Purché si vinca ogni inganno è lecito, filosofia del bluff che poi diventa il famoso fine che giustificherebbe i mezzi.
Ma davvero li giustifica?
Del resto poi la letteratura e l’arte che contano non sono alla fine oggi più che mai soltanto un uovo di Colombo, ossia un grosso inganno per far soldi spacciato per saggezza universale?

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

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