Strada illogica, ispirazione, bellezza

Strada illogica, ispirazione, bellezza

Strada illogica, ispirazione, bellezza

 

Strada illogica, ispirazione, bellezza

Strada illogica, credit Mary Blindflowers©

 

Feffo Porru©

IN UNA STRADA ILLOGICA

Ecco, nei viali d’itteri leoni di foglie
afflitti dal riflesso delle grate
lustrate dagli anni acarofobici
i ragazzi misurano impennate mastine
con i voltometri tarati dal fatale
dal vento degli elicotteri che disegnano graffiti
con le bombolette dei giorni più istrionici.
Noi travolti dalle scie degli aeroplani modisti
ricadiamo tra gli acceleratori disinibiti
e mia madre che cuce miliardi di bottoni d’eternit
sulle mie giacche militari disarmate.
I lampioni innocenti abbattuti da carene sbrigliate
con i caschi inebetiti e sedili volanti
danno fine a tisiche scommesse
tra boulevard inclinati
e mio padre che pota un orda d’alberi pletorici
come un orafo sulla mia golena fratta.
Corsieri meccanizzati oltre una volta oculare
per restare fissi, immobili, espressioni del niente
di uno sfrecciante vivere
in una strada illogica.

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PER UN ISPIRAZIONE

Per una ispirazione tagliente
è giusto che io torni sul giogo fermentato
e m’incammini sul selciato in fervore
con gli steccati ondeggianti
a cui legavo il mio cane dai profili piretici
gallerista di dipinti troppo equatoriali
per cornici baltiche.
Se io v’ immuro in voi stessi con versi
e mi inietto la vostra commozione
merito una gogna sotto una palma di poemi
con un orchestra di zenzeri analfabeti
colti nella mia solforosa crudezza
dai vocaboli indomiti?

.

LA BELLEZZA

Si leva la bellezza cocente e oziosa
a un albeggio lungo cento indugi
mentre carmini le rondini ricamano
sui petali che infila.
L’aurora austera sfociava sulla biada
serena e grata di guazza innamorata
della grazia smagliante.
Non v’accorgeste che il suo destarsi reficiènte
ridà rubini e zaffiri a una natura settica?
Si ridesta munifica bellezza incantabile,
che la latebra mia profonda millenni inverdisce
e mi dona tenuità puerizia che barda d’anemoni spietrati
la felicità selenica che cola dai rovi di bambagia
che filo con le spighe platine natie del suo passeggio
quando l’animo mio nel suo balsamo ravvivava
il colore sbiadito dei meridiani abortiti.

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https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

https://en.calameo.com/books/0062373361d7556bb3ead

 

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